Adoro il sogno, anche se si tratta di un incubo, come quasi tutti i miei sogni. Perennemente disseminati di ostacoli, che conosco e riconosco. Ma la cosa mi è indifferente. Questa mia folle passione per il sogno, per il pia- cere di sognare, assolutamente privo di qualsiasi tentativo di spiegazione, è uno dei gusti profondi che mi hanno avvicinato al surrealismo. Un chien andalou è nato dati 'incontro fra due sogni, uno mio e uno di Dalì. Più tardi, ho inserito dei sogni nei miei film, cercando di evitare l'aspetto razionale ed esplicativo che hanno nella maggior parte dei casi. Un gior- no ho detto a un produttore messica- no, che non apprezzò minimamente, la battuta: "Se il film è troppo corto, ci metterò un sogno ". (Luis Bunuel)