Ho meritato l'odio universale della societa' del mio tempo e mi avrebbe dato fastidio avere altri meriti agli occhi di una societa' del genere. Ma ho notato come sia ancora una volta nel cinema che ho sollevato l'indignazione piu' perfetta e piu' unanime. Si e' persino spinto il disgusto al punto di plagiarmi molto meno qui che altrove, in ogni caso fino a questo momento. La mia stessa esistenza resta, in questo ambito, un'ipotesi generalmente respinta. Mi vedo dunque posto al di sopra di tutte le leggi di genere. Eppure, come diceva Swift, <<non e' una magra soddisfazione per me presentare un'opera assolutamente al di sopra di ogni critica>>.
Guy Debord
Tratto dalla copertina del volume "Guy Debord (contro) il cinema" a cura di Enrico Ghezzi e Roberto Turigliatto; Editrice Il Castoro / La Biennale di Venezia; 2001
Dedicato a Jo e a Adamo che mi hanno fatto conoscere i testi dell'Internazionale Situazionista.
immagine tratta da http://imaginarymuseum.org/LPG/Mapsitu1.htm