Jess Franco, el sexo del horror

a Jesús Franco’s film posters collection taken from the book Jess Franco El Sexo Del Horror, edited by  Glittering Images, 1999

more posters here — https://creatfeatforever.blogspot.com/2013/04/jess-franco.html

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Vampyros Lesbos – Jess Franco, 1971

qui sotto c’è l’unico link (sgamato gratis) dove si può trovare questo film (il sito è porno, il film è erotico). ci ho passato un tot di tempo a cercarlo.

Buona visione

https://it.xhamster.com/videos/vampyros-lesbos-1971-xhnEaEj

Vampyros Lesbos (A.K.A. Die erbin des Dracula)
Lingua originale: tedesco
Paese di produzione: Germania Ovest, Spagna
Anno: 1971
Durata: 89 min
Genere: horror, erotico
Regia: Jesús Franco
Soggetto: Bram Stoker, Jesús Franco
Sceneggiatura: Jesús Franco, Jaime Chávarri
Produttore: Artur Brauner, Arturo Marcos

sinossi:

Linda è una bionda e giovane donna che lavora in uno studio di avvocato a Istanbul. In cura dallo psicanalista, gli racconta di sognare regolarmente un’affascinante brunetta. Una sera, con il fidanzato Omar, vede in un night-club la donna del sogno esibirsi in un numero erotico con una finta donna manichino. […]

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Ciao Jo

Caro Jo mi mancherai tantissimo. Grazie a te ho avuto la possibilità di vedere  film che non avrei mai visto (in pellicole di tutti i formati). Mi ritengo molto fortunato ad averti conosciuto e di avere avuto la possibilità di vedere e sonorizzare dal vivo decine e decine di capolavori del muto, titoli come “Nosferatu” di Murnau, “Haxan” di Christensen, “Il gabinetto del dottor Caligari”, i film delle avanguardie artistiche dei primi del novecento, e la lista è lunghissima. Le ultime sonorizzazioni che abbiamo organizzato insieme erano per i film di Ėjzenštejn “Ottobre ” e “La corazzata Potemkin”, per il centenario della rivoluzione di ottobre in Russia, i corti di Maya Deren e “Rapacità” di Von Stroheim. Capolavori immortali. Mi hai insegnato tanto. Grazie
THX

Cito da un articolo di Pralina Tuttifrutti che secondo me riassume con grazia ed esattezza la filosofia di Jo:

Frame Produzioni e Officine Cinematografiche hanno presentato in anteprima al CPA Firenze sud “L’uomo con la testa piena di film” un documentario di Massimo Fallai. Il documentario narra attraverso gli aneddoti e le immagini di Jo La Face (Giovanni Valerio), proiezionista di professione e per passione, compagno anarchico calabrese trapiantato a Firenze, “uomo con la testa piena di film”.
La storia quasi trentennale di proiezioni cinematografiche ininterrotte e militanti, negli spazi liberati dei centri sociali (Ex Emerson, vicolo del Panico ecc.) e nei luoghi del vero cinema. Il cinema resistente che si oppone all’omologazione dilagante delle multisale, fast food dell’immagine, e alla dittatura del video e digitale, affermando l’esistenza nuda e cruda della pellicola, quella che per usare le parole di Jo “è una cosa viva” graffiata e fragile, carnale e vissuta, vulnerabile e perciò vitale.
Proiettore, pizze, motore. I soliti gesti ripetuti da anni con capacità certosina, attenzione maniacale, e da sempre tante incognite. Ma anche tante bellissime sorprese, esaltanti. Come la visita di qualche illustre personaggio, che esce dal recinto della notorietà per annusare il mondo.
Massimo Fallai, il regista, è stato colpito da Jo quando gli ha detto “nella mia testa ci sono 15.000 film”, e così ha deciso di raccontare questa storia, e lo ha fatto al meglio, usando una telecamera professionale e una capacità fantastica nel cogliere particolari, piccole quotidianità, sensibilità persino quasi femminili (e del resto Jo che non a caso preferisce chiamarsi con il cognome della madre, proviene da un mondo matriarcale) che raccontano una storia grande. Jo è soltanto un cantastorie d’un mondo immenso, che potrebbe scomparire sommerso dalla tecnologia digitale e soprattutto dall’invadenza del cinema commerciale “che macina titoli su titoli continuamente, come una fabbrica che deve sfornare prodotti”.
Si accalora, Jo, nel ribadire che il cinema vero non sono i film di cassetta e non è nemmeno arido collezionismo borghese, ma è sangue, è vita, sono storie di uomini e donne, degne di uscire alla luce dal buio degli archivi e di essere proiettate, tutte, perché “dietro ogni film ci sono delle persone che hanno dato la vita per raccontarsi”. E che persone, quando si parla di Luis Bunuel, di Orson Welles, di Pier Paolo Pasolini, di Francois Truffaut, di Pietro Germi, dei Fratelli Marx e di tanti altri ai quali sono state dedicate strabilianti rassegne nei centri sociali e nei cinema d’essai fiorentini, costruite ogni volta giocando su felici abbinamenti con cibo, alcool, performance teatrali, proiezioni di diapo, mostre fotografiche, banchini di libri e controinformazione. Ma anche in modo assolutamente imprevedibile, uscendo persino dallo spazio preposto all’interno di un edificio, e riproponendosi all’esterno, sui muri dei palazzi o in spiaggia, su un telone installato in mezzo all’acqua del mare. E così il cinema autentico, fuori dalle mega multisale dei centri commerciali e dalla triste consuetudine di vedersi una videocassetta in solitudine (i due lati dello stesso aspetto), assolve al suo originario compito di raccontare storie e insieme di riunire le persone in spazi umanizzati, di farle respirare, parlare e mangiare insieme. E magari aspettarsi che qualcuno esca fuori dalla cabina di proiezione dicendo “scusate se la pellicola si è rotta negli ultimi cinque minuti, non riesco a ripararla, vi racconto il finale del film”.
“C’è gente che ci schiacciava intere giornate al cinema” dice Jo a proposito dello Spazio Uno, rammaricato per non poter più continuare questa esperienza. Negli ultimi tempi il progetto del cinema

al Centro Popolare Autogestito, ha preso vita con rassegne di altissimo livello, a prezzi super popolari, a cadenza settimanale.
Il documentario “L’uomo con la testa piena di film” potrebbe essere un veicolo fantastico per proporre questo modo di viversi il cinema.
Spero che sia nelle intenzioni del regista l’idea che penso io, cioè di proiettarlo in ogni occasione possibile.

Patrizia “Pralina” Diamante

qui sotto c’è la registrazione della sonorizzazione di Greed (Rapacità) di Eric Von Stroheim

e qui ci sono i fim delle avanguardie sonorizzati da me e La Came ( https://procrastinationiseverything.tumblr.com/https://www.mammaiuto.it/author/la-came/ )

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programma proiezioni officine cinematografiche ottobre 2019

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“Ancora no!”di 70FPS + “Frankenstein” (1931) lunedì 20 maggio CPA FI sud

Lunedì prossimo 20 maggio 2019, alla sala cinema del CPA Firenze sud, La Came, Lore J e THX suoneranno un po’ di musica prima, dopo e nell’intervallo fra i due film.
Si parte alle 22,30 con “Ancora no!” il cinema espanso di 70FPS aka Andrea Saggiomo e si prosegue con il classico horror “Frankenstein” con Boris Karloff diretto da James Whale, del 1931.

info:

70FPS — https://70stepsbackpersecond.wordpress.com/

Ancora no! — ANCORA NO.def (pdf)

La Came — https://lacame.wordpress.com/

Villa Parsec Sound Club — https://www.mixcloud.com/villaparsecsoundclub/

Mammaiuto — https://www.mammaiuto.it/

Lore J — https://www.mixcloud.com/LoreJ/

Casissima Music — https://soundcloud.com/lore-j-tracks

THX — https://thx1138.noblogs.org/

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programma maggio / giugno 2019

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Solaris – Andrej Tarkovskij, 1972 – lunedì 18 marzo, CPA FI sud

lunedì 18 marzo 2019:

Solaris


alla sala cinema Enrico Signori, presso CPA FI sud, via Villamagna 27A, Firenze, zona Gavinana

Aperitivo ore 19.00

Cena ore 21.00

Inizio proiezione ore 22.30
Solaris è un film di fantascienza sovietico del 1972 diretto da
Andrej Tarkovskij, tratto dall’omonimo romanzo del 1961 dell’autore polacco Stanisław Lem. Durata 165 min B/N e a colori

info:

http://www.cpafisud.org/

https://www.facebook.com/groups/303930815210/

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Stefania Noce – Quello che è Stato, di B. Bozzato

Stefania era una femminista convinta e l’ulteriore danno lei lo subiva mentre la sua indole veniva offuscata e lei veniva descritta come persona totalmente fuori dal contesto che in realtà frequentava abitualmente. Qualcuno tentò di screditarla attribuendole difetti per via del passato del suo papà anarchico, precario e in difficoltà. Dissero tante cose e si cercò di recuperare l’immagine dell’assassino il quale per un po’ invocò l’incapacità di intendere e volere. Il video dice tante cose e vi suggerisco di ascoltare e vedere perché ricostruisce dettagli e mette assieme una visione reale di quel che era il contesto sociale nel quale il delitto è maturato. Perché gli assassini non nascono un bel giorno così, dal niente. Gli assassini sono legittimati da una cultura che mette il possesso al primo posto tra le ragioni per uccidere una donna.


fonte:

Ecco il video che racconta di Stefania Noce. Per non dimenticare!

 

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new flyers scans

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