Silvano Agosti e l’avanguardia esistenziale


da http://cassandra.noblogs.org/post/2007/08/23/silvano-agosti-avanguardia-esistenziale

23 Ago, 2007 

Silvano Agosti e l'avanguardia esistenziale


Visioni

— Inviato da cassandra @ 10:00 

 

http://www.youtube.com/watch?v=TJVMe7R3xCI

Per voi il Cinema è spettacolo.
Per me è quasi una concezione del mondo.
Il Cinema è portatore di movimento.
Il Cinema svecchia la letteratura.
Il Cinema demolisce l'estetica.
Il Cinema è audacia.
Il Cinema è un atleta.
Il Cinema è diffusione di idee.
Ma il Cinema è malato.
Il capitalismo gli ha gettato negli occhi una manciata d'oro.
Abili imprenditori lo portano a spasso per le vie, tenendolo per mano.
Raccolgono denaro, commuovendo la gente con meschini soggetti lacrimosi.
Questo deve aver fine.
Il Comunismo deve togliere il Cinema di mano agli speculatori.
Il futurismo deve far evaporare l'acqua stagnante della lentezza e della morale.
Senza di questo avremo o il tip-tap d'importazione americana o i soli "occhi con la lacrimuccia" dei vari Mozzuchin.
La prima cosa ci è venuta a noia.
La seconda ancora di più.

Attraverso
le parole di Vladimir Vladimirovič Majakovskij possiamo cogliere la
sintesi che in questo breve filmato Silvano Agosti vuole far passare
all'ascoltatore. Il Cinema è malato, tesse l'inganno se sfruttato dal
totalitarismo, diventa visibile e si mostra allo spettatore come
illusione se utilizzato dall'industria cinematografica e quindi dal
Capitale. Quando in realtà la vera natura del cinema è quella del
mistero: significati criptici si celano all'interno della pellicola i
quali sono portatori di umanità, quell'umanità impressionata nella
celluloide la quale ha il compito di mostrare l'uomo e non solamente la
sua ombra. Questo il punto di partenza attraverso cui Silvano Agosti
conduce una riflessione sull'umanità e sulle devianze che quest'umanità
si porta dietro partendo proprio dal cinema.

Chi e' Silvano Agosti?

Data e luogo di nascita: 23 Marzo 1938, Brescia, Italia
Si
diploma all’Istituto Magistrale e parte giovanissimo per Londra. Vuole
vedere la casa dove nato Charlie Chaplin e in seguito scoprire il
mondo. Vive in Inghilterra, in Francia, in Germania svolgendo i lavori
più umili e infine parte a piedi, come un pellegrino medioevale per
visitare tutto il Medio Oriente e l’Africa del nord.
Si iscrive nel
1960 al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, dove si diploma
nel 1962, vincendo con il cortometraggio La veglia il ciack d’oro che
gli viene consegnato dal Presidente della Repubblica. A Mosca, nel
1963, si specializza sull’opera di Ejzenstejn.
Dopo aver lavorato
con Marco Bellocchio alla sceneggiatura, i dialoghi, il montaggio de "I
pugni in tasca", nel 1967 esordisce col lungometraggio con "Il giardino
delle delizie". Fortemente censurato in Italia e invitato
all’esposizione universale di Montreal. Nel 1975 dirige "Matti da
slegare" con Marco Bellocchio, Sandro Petraglia e Stefano Rulli.
Dal
1976 al 1978 è docente di montaggio al Centro Sperimentale di
Cinematografia. Il suo cinema Azzurro Scipioni, nel quartiere Prati,
diviene un punto di riferimento per i film d’arte e per quello
impegnato. Nel 1983 termina "D’amore si vive", personalissima ricerca
sulla sensualità e i sentimenti in una Parma tutta speciale.
Intorno
agli anni 80 inizia la sua attività letteraria che produrrà romanzi
come "L'Uomo proiettile" (candidato al Premio Strega) "Uova di
garofano", "La ragion pura", "Il semplice oblio" , "Lettere dalla
Kirghisia".
Vive, gioca e lavora a Roma.

approdi:

http://www.silvanoagosti.com/

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