Stasera alla sala cinema del CPA Firenze Sud
le Officine Cinematografiche presentano
“I pugni in tasca” 1963 di Marco Bellocchio – Italia – b/n 107′ 16mm
Ingresso 2 €uri per coprire le spese di spedizione e noleggio della pellicola cinematografica (NO VIDEO!!! Cinema vero!!!)
Special drinks and cocktails by Sara e Alessio. Cibarie a tema e scheda critica a cura di Alessio. Proiezione in pellicola 16mm a cura di Jo La Face.
Inizio film ore 22,30 dopo la intro dello Zio Jo. PUNTUALI che lo zio si arrabbia!!!
http://www.youtube.com/watch?v=Yhq1_r8L4uI
da wikipedia
I pugni in tasca
Titolo originale: I pugni in tasca
Paese: Italia
Anno: 1965
Durata: 105′ (2700 m.)
Colore: B/N
Audio: sonoro
Genere: drammatico
Regia: Marco Bellocchio
Soggetto: Marco Bellocchio
Sceneggiatura: Marco Bellocchio
Produttore: Doria Cinematografica, Piacenza
Interpreti e personaggi
* Lou Castel: Alessandro
* Paola Pitagora: Giulia
* Marino Masé: Augusto
* Liliana Geraci: la madre
Fotografia: Alberto Marrama
Montaggio: Silvano Agosti, Aurelio Mangiarotti
Musiche: Ennio Morricone
Scenografia: Gisella Longo
I pugni in tasca è un film diretto da Marco Bellocchio e proiettato per la prima volta in pubblico il 31 ottobre 1965 (v.c. n. 45471 del 28-7-1965). Il film fu distribuito anche in Francia (Les poings dans les poches – Hyères, maggio 1966 – 85′), Germania Occidentale (Mit der Faust in der Tasche – 5-12-1969 – 108′), Gran Bretagna (Fists in the Pocket – 1966 – 113′) e Usa (Fist in His Pocket – 1968 – 105′).
Si tratta di un film manifesto, per certi versi anticipatore della contestazione sessantottina.
Trama [modifica]
La storia si compie in uno spazio chiuso, angosciante, dove vivono i
componenti di una famiglia senza pace. I soggetti principali del film
sono infatti cinque membri molto diversi di una stessa famiglia
malsana, autodistruttrice. Tutti personaggi attaccati gli uni con gli
altri, che soli non hanno ragione di esistere: la madre, cieca,
ancorata ai ricordi; il fratello minore Leone, affetto da ritardo
mentale ed epilessia che si rifiuta di crescere; è un ragazzo tenero,
indifeso ed immensamente dolce ma inutile agli occhi degli altri
familiari. Poi c’è Augusto, il fratello maggiore, il più normale che
cerca di crearsi una famiglia e di integrarsi con la società. Giulia è
l’unica sorella, molto curiosa nei confronti della vita (spia le
prostitute) vive un rapporto semi-incestuoso con l’ultimo fratello
Alessandro, il protagonista, l’unico che realmente sente il disagio
della famiglia e cerca il modo per risolvere quest’ormai insostenibile
situazione. Alessandro non sa uscire dalla propria autocontemplazione,
dal suo estremo narcisismo e non sa crearsi nessun rapporto se non
all’interno dalla famiglia, ne è ossessionato.
Lou Castel,
nel ruolo di Alessandro, è riuscito genialmente a modificare il suo
personaggio, aggiungendovi una dolcezza imprevista che lo rende ancora
più crudele e tagliente. Meravigliose le scene in cui si abbandona
totalmente a sé stesso pensando di non essere visto (per esempio
davanti alla madre cieca).
Film diretti da Marco Bellocchio | ||
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Saluti dal vostro affezionatissimo
THX 1138