VELLUTO BLU – scheda critica


Officine Cinematografiche, CPA Firenze Sud, presentano:
13/07/2009, Velluto Blu, D. Lynch, USA 1986.

Scheda critica.

… E’ un vecchierrore ritenere che dallo stato della lingua si possa desumere se nascerà un poeta. La lingua può trovarsi in piena decadenza e il poeta venire fuori come un leone dal deserto. Così, talvolta, una fioritura eccezionale non genera alcun frutto.
La lingua non vive di leggi proprie, perchè altrimenti i grammatici sarebbero i signori del mondo. Nel profondo delle origini il Verbo non è più nè forma nè chiave. Diventa identico all’essere. Diventa potere creatore. Lì é la sua forza, immensa e impossibile da monetizzare. Qui possono darsi soltanto approssimazioni. La lingua tesse la sua opera intorno al silenzio, come l’oasi si stende intorno alla sorgente. E la poesia conferma che l’uomo è potuto penetrare nei giardini fuori del tempo. Di questo, poi, il tempo vivrà.
Perfino in epoche in cui è decaduta a semplice strumento di tecnici e burocrati, perfino quando per simulare una qualche freschezza prende a prestito le forme del gergo, la lingua rimane indefettibile nel suo immoto potere. Il grigio, la polvere, coprono solo la sua superficie. Chi scava più a fondo, in ogni deserto, tocca lo strato da cui sgorga la fonte. E con l’acqua che zampilla riaffiora nuova fecondità.

– da Ernst Junger, Trattato del ribelle, 1980; de. Adelphi 1990

                             Buona visione!

 

 

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