In data e luogo da definire
le Officine Cinematografiche presentano:
cortometraggi di Auguste e Louis Lumière e di Georges Méliès
proiezione in pellicola 16 mm
Alla Conquista del Polo
Parigi – Montecarlo
xxx
raccolta di video
In data e luogo da definire
le Officine Cinematografiche presentano:
cortometraggi di Auguste e Louis Lumière e di Georges Méliès
proiezione in pellicola 16 mm
Alla Conquista del Polo
Parigi – Montecarlo
xxx
Inauguration of the Pleasure Dome, K. Anger. Versione integrale, 1966
http://www.youtube.com/watch?v=lMJbRgB30Gw
Do not play with black magic.
Ieri alla cineteca di Firenze sono stati proiettati (in video purtroppo) 6 film di Kenneth Anger per l’anteprima del Queer Festival che si svolge a Firenze tutti gli anni:
FIREWORKS
con K.Anger USA 1947
PUCE MOMENT
con Yvonne Marquis
USA 1949
RABBIT’S MOON
con Andrè Soubeyran, Claude Revenant, Nadine Valence
USA 1950
EAUX D’ARTIFICE
con Camillo Salvatorelli
USA 1953
INAUGURATION OF PLESURE DOME
con Samson De Brier, Anais Nin
USA 1954
SCORPIO RISING
con Bruce Byro
USA 1964
Cercando su youtube ho trovato questi video di Anger:
Kustom Kar Kommandos
http://www.youtube.com/watch?v=9EP6T_9DXhA
Buona visione.
links:
copertina del LP "Vortex. The motion picture soundtrack"
Parigi – New york. Linea diretta per la new wave
rassegna dedicata alla new wave
1 ottobre 2007:
Liquid Sky ; di Slava Tsukerman. 1982, 112' (proiezione in pellicola 35 mm)
8 ottobre 2007:
Désordre (Il Disordine); di Olivier Assayas. 1986, 91' (proiezione in pellicola 35 mm)
15 ottobre 2007:
Vortex ; di Scott and Beth B, con Lydia Lunch (http://it.wikipedia.org/wiki/Lydia_Lunch). 1983, 90' (proiezione in pellicola 16 mm)
poster del film "Liquid Sky"
24 settembre cinema del cpa fi-sud a firenze in via villamagna 27/a
officine cinematografiche presentano:
notte di vittorio de seta
cena + cinema dal profondo sud
ore 21.30:
cena con prodotti tipici calabresi
ore 22.30:
documentari di vittorio de seta dal 1954 al 1959
I dimenticati, 20', 1959
Pescherecci, 11', 1958
Sulfarara, 10', 1955
Parabola d'oro, 10', 1955
ore 23.30:
film lungometraggio
Banditi a Orgosolo, 1961
da http://it.wikipedia.org/wiki/Vittorio_De_Seta#Documentari
Vittorio De Seta (Palermo, 15 ottobre 1923) è un regista e sceneggiatore cinematografico italiano.
Dopo aver studiato architettura, si dedica all'attività di sceneggiatore e documentarista. I documentari che realizza negli anni cinquanta, ambientati prevalentemente in Sicilia e Sardegna, descrivono con potente espressività le dure condizioni di vita del proletariato meridionale: dai pescatori siciliani (le epiche riprese della caccia ai tonni di Contadini del mare) ai minatori sardi che estraggono lo zolfo (Sulfarara) alle feste sacre di Pasqua in Sicilia. Il documentario Isole di fuoco, ambientato nelle isole Eolie, gli frutta il primo premio per il documentario al festival di Cannes.
Nel 1961 debutta al cinema con Banditi a Orgosolo, sceneggiato con la moglie Vera Gherarducci, un film stilisticamente asciutto che arricchisce di una sensibilità più moderna e consapevole la lezione del neorealismo. Il film vince il premio Opera prima al festival di Venezia. Nel 1966 realizza Un uomo a metà, che si allontana dal documentarismo che contraddistingue la sua carriera: è un'analisi in chiave psicanalitica della crisi di un intellettuale nei confronti del suo impegno sociale. De Seta ritorna alle tematiche degli esordi con una miniserie televisiva prodotta dalla RAI nel 1972, Diario di un maestro, documento di una difficile esperienza didattica condotta in una borgata romana.
Negli anni ottanta abbandona il cinema e si trasferisce definitivamente nella tenuta materna di Sellia Marina in provincia di Catanzaro, dove attualmente risiede. Il suo profondo legame con la Calabria, che ha dato i natali a sua madre, è esplorato nel documentario "In Calabria" del 1993. La sua ultima opera, Lettere dal Sahara, segue la vita di un migrante africano in Italia.
http://www.youtube.com/watch?v=r5oNSwCmMhA
banditi a orgosolo (estratto)
da http://la-voce-scomoda.noblogs.org/post/2007/09/10/d-amore-si-vive
Questo filmato è tratto dal film-documentario "D'amore si vive"
girato da Silvano Agosti nel lontanissimo 1984 (il 1984 passato, non
quello attuale orwelliano).
http://www.youtube.com/watch?v=Sf_mXUk-jcI
da http://cassandra.noblogs.org/post/2007/08/23/silvano-agosti-avanguardia-esistenziale
Silvano Agosti e l'avanguardia esistenziale
http://www.youtube.com/watch?v=TJVMe7R3xCI
Per voi il Cinema è spettacolo.
Per me è quasi una concezione del mondo.
Il Cinema è portatore di movimento.
Il Cinema svecchia la letteratura.
Il Cinema demolisce l'estetica.
Il Cinema è audacia.
Il Cinema è un atleta.
Il Cinema è diffusione di idee.
Ma il Cinema è malato.
Il capitalismo gli ha gettato negli occhi una manciata d'oro.
Abili imprenditori lo portano a spasso per le vie, tenendolo per mano.
Raccolgono denaro, commuovendo la gente con meschini soggetti lacrimosi.
Questo deve aver fine.
Il Comunismo deve togliere il Cinema di mano agli speculatori.
Il futurismo deve far evaporare l'acqua stagnante della lentezza e della morale.
Senza di questo avremo o il tip-tap d'importazione americana o i soli "occhi con la lacrimuccia" dei vari Mozzuchin.
La prima cosa ci è venuta a noia.
La seconda ancora di più.
Attraverso
le parole di Vladimir Vladimirovič Majakovskij possiamo cogliere la
sintesi che in questo breve filmato Silvano Agosti vuole far passare
all'ascoltatore. Il Cinema è malato, tesse l'inganno se sfruttato dal
totalitarismo, diventa visibile e si mostra allo spettatore come
illusione se utilizzato dall'industria cinematografica e quindi dal
Capitale. Quando in realtà la vera natura del cinema è quella del
mistero: significati criptici si celano all'interno della pellicola i
quali sono portatori di umanità, quell'umanità impressionata nella
celluloide la quale ha il compito di mostrare l'uomo e non solamente la
sua ombra. Questo il punto di partenza attraverso cui Silvano Agosti
conduce una riflessione sull'umanità e sulle devianze che quest'umanità
si porta dietro partendo proprio dal cinema.
Chi e' Silvano Agosti?
Data e luogo di nascita: 23 Marzo 1938, Brescia, Italia
Si
diploma all’Istituto Magistrale e parte giovanissimo per Londra. Vuole
vedere la casa dove nato Charlie Chaplin e in seguito scoprire il
mondo. Vive in Inghilterra, in Francia, in Germania svolgendo i lavori
più umili e infine parte a piedi, come un pellegrino medioevale per
visitare tutto il Medio Oriente e l’Africa del nord.
Si iscrive nel
1960 al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, dove si diploma
nel 1962, vincendo con il cortometraggio La veglia il ciack d’oro che
gli viene consegnato dal Presidente della Repubblica. A Mosca, nel
1963, si specializza sull’opera di Ejzenstejn.
Dopo aver lavorato
con Marco Bellocchio alla sceneggiatura, i dialoghi, il montaggio de "I
pugni in tasca", nel 1967 esordisce col lungometraggio con "Il giardino
delle delizie". Fortemente censurato in Italia e invitato
all’esposizione universale di Montreal. Nel 1975 dirige "Matti da
slegare" con Marco Bellocchio, Sandro Petraglia e Stefano Rulli.
Dal
1976 al 1978 è docente di montaggio al Centro Sperimentale di
Cinematografia. Il suo cinema Azzurro Scipioni, nel quartiere Prati,
diviene un punto di riferimento per i film d’arte e per quello
impegnato. Nel 1983 termina "D’amore si vive", personalissima ricerca
sulla sensualità e i sentimenti in una Parma tutta speciale.
Intorno
agli anni 80 inizia la sua attività letteraria che produrrà romanzi
come "L'Uomo proiettile" (candidato al Premio Strega) "Uova di
garofano", "La ragion pura", "Il semplice oblio" , "Lettere dalla
Kirghisia".
Vive, gioca e lavora a Roma.
approdi:
Sull’oscuramento di noblogs.org del tre luglio:
Come
avrete notato per una buona parte di martedì tre luglio il sito è stato
irraggiungibile. I motivi di questo oscuramento li potete leggere sul blog di autistici/inventati, il collettivo che mantiene anche questa piattaforma di blogging. Già ieri pomeriggio avevamo ripristinato il servizio aggirando il blocco del provider, che dopo un po’ di discussione è stato rimosso in nottata. Adesso dovrebbe essere tornato tutto normale. A breve, sempre su cavallette, troverete un articolo che vi racconta l’epilogo (speriamo) della vicenda.
locandina di Berlin die sinfonie der grosstadt
fotogramma da Berlin
Berlin: Die Symphonie der Großstadt – video (clicca sull’anteprima per vedere il video)
Officine Cinematografiche, CPA Firenze Sud, 20/11/05
"Berlino, Sinfonia di una grande citta’" di W. Ruttman; Germania 1927.
Scheda critica.
"Un tempo si raffiguravano solo cose che potevamo vedere, o che ci sarebbe piaciuto vedere. Ora invece ci si palesa soprattutto la relativita’ delle cose visibili, che si manifestano pertanto come un piccoloesesmpio della totalita’ del mondo, e delle innumerevoli verita’ latentiche esso contiene. Le cose ci appaiono in un senso piu’ vasto, moltiplicato, e che sembrano contraddire l’esperienza razionale di ieri. Si sta diffondendo una essenzializzazione del casuale".
Paul Klee, Berlino 1920
Il cinema e’ una cultura urbana, cresciuta parallelamente all’espansione della metropoli.. La citta’ "doveva" diventare il cinema per non annoiarsi a morte… Il cinema ci mostra il paesaggio urbano dala prospettiva delle immagini… noi costruiamo un’immagine di noi stessi, e ci sforziamo di somigliare a questa immagine… e’ questa l’identita’? Il corrispondere dell’immagine che ci costruiamo e di noi stessi?… Viviamo nelle citta’, le citta’ vivono dentro di noi… il tempo scorre… tutto si trasforma velocemente… soprattutto le immagini… a partire dal big-bang delle immagini eletroniche… possiamo fidarci dell’immagine elettronica? Con la pittura tutto era ancora semplice:essendo unico l’originale, ogni copia era una copia cioe’ un falso. Con la fotografia e poi con il cinema tutto si e’ fatto piu’ complesso: ‘l’originale’ e’ un negativo, e no puo’ esistere senza la copia, tutt’altro: ogni copia e’ un originale. Ora, con l’immagine elettronica e con quella digitale, non c’e’ piu’ negativo, e tantomeno positivo, l’idea stessa di originale decade. Tutto e’ copia. Ogni distinzione sembra puro arbitrio. Chi pora’ scandalizzarsi allora se il concetto di identita’ e’ talmente scaduto in basso?
Mi sto perdendo tutto… adesso ascolto la voce di Bob Dylan che canta: "Ring them bells, you hear them, for the city that dreams…"… Sono contento di essermi perso tutto, ma ho l’impressione di non dover rimpiangere nulla… Spero che quando tornero’ i miei sogni sulla citta’ non diventino incubi.
Buona visione!
http://www.youtube.com/watch?v=50vTkT9dqP0
Noblogs.org torna visibile, ma il blocco del provider rimane!
Pubblicato il 03.07.2007 in Avvisi, Cyber_Rights, home page da R* ||
[it]
Come avrete notato potete di nuovo raggiungere noblogs.org (DNS permettendo). Il blocco disposto dal provider è ancora attivo, ma la crew di A/I lo sta aggirando usando le proprie doti sciamaniche. Restiamo in attesa di comunicazioni con il provider.
Non abbassate la guardia, e continuate a mirrorare il gioco!
[en]
As you may have noticed, Noblogs.orgcan now be reached again (if your DNS has already been updated!). The block set up by the provider is still on, but the A/I crew is bypassing it with its shamanic skills. We are still waiting for the provider to give us official news.
Do not relent, keep mirroring!
Stanotte Dio ha telefonato in America
Pubblicato il 03.07.2007 in Comunicati, Avvisi, home page da R* ||
Ieri vi raccontavamo del caso e della censura di Molleindustria e del gioco satirico pretofilia: accusato di pedopornografia da un’interrogazione parlamentare, il gioco è stato rimosso dal sito di molleindustria a pochi giorni dalla sua pubblicazione.
I mirror sono subito spuntati come funghi, come è giusto e naturale che i funghi spuntino; e il gioco è stato pubblicato anche su alcuni blog della nostra piattaforma Noblogs.org.
Dopo il caso scoppiato, la minaccia era nell’aria e dire che non ce l’aspettavamo sarebbe una menzogna: ma di certo non ci aspettavamo che a bloccare tutta Noblogs (e quindi tutti i blog che centinaia di persone usano per comunicare) giungesse di notte la voce di uno tanto in alto.
Proprio quello là in alto.
Stanotte Dio ha telefonato in America, per la precisione al provider che ospita il server di Noblogs, e con tono imperioso ha intimato di chiudere il servizio. Non disponendo di fax su nei cieli, l’Onnipotente ha ritenuto che la sua voce potesse bastare a ottenere l’effetto desiderato, ma ha compiuto l’errore di sempre: non ha fatto i conti con i miscredenti.
Noi, che oltre a essere autistici siamo scettici per natura e se non vediamo non crediamo, aspettiamo invece una prova concreta, una comunicazione ufficiale. In attesa che l’Altissimo scenda giù dai cieli e faccia mandare una materialissima lettera da qualche suo rappresentante in terra, siamo intenzionati a riaprire, appena ci sarà possibile, Noblogs con tutto (tutto) il suo contenuto.
Nel frattempo ci teniamo a sottolineare che secondo noi Pretofilia non ha niente a che fare con la pedopornografia e, anzi, è ottima satira che si schiera contro le violenze sui minori accusando semmai chi quelle violenze vuole metterle a tacere: d’altra parte ultimamente le frecciate alla chiesa e ai preti pedofili non sono mancate (ad esempio in questa puntata di South Park e sul Vernacoliere). Per questo, per rivendicare il diritto alla satira e alla libertà d’espressione, invitiamo tutt*, sapendo che le grane non mancheranno, a mirrorare il contenuto e a pubblicare il link tra i commenti su cavallette.
E se l’ira del Signore dovesse abbattersi su tutt* noi, non temete: i file circoleranno sempre e comunque sulle reti p2p: mininova – slotorrent – link ed2k
***english text***
Last Night God called America
Molleindustria.it is a site publishing satirical flash games with provocative political content. Its last game, called “Pretofilia” (i.e. Priestophilia), is a denunciation of the widespread use of pedophilia as an excuse for censorship, and of the widespread abuse on children in the catholic church.
After its publishing, the site has been immediately subjected to the attention of the Italian Parliament and the Interior Ministry answered prompting the police to act against the site. Molleindustria decided then to remove the game, but the file had already been spread far and wide on the Internet.
Soon after the news of the censorship threat was made known on the website, the game was mirrored even more, eventually also on some blogs on our noblogs.org platform.
After all that had been said and done on this harmless satire, we would not dare to say we did not expect some threats to our servers, but we would not have imagined that a small swf file could wake up someone so up above us to block all of noblogs.org (including all the blogs used by hundreds of people for their daily communication).
And when we say so up above us, we mean it!
Last night God itself called the provider hosting noblogs.org and demanded the whole server to be shut down. In the heavens above there are no fax machines, so the Almighty has deemed its voice by phone to be authoritative enough.
Unfortunately God never minds the Unbelievers.
Apart from being nerds, we are also strongly skeptical by default and we tend not to believe what anyone tells us unless we can touch it and feel it with our own hands. So we do not trust God’s voice by phone to be authoritative enough and are asking for a concrete and official injunction to shut down the site.
While we wait for the Almighty to have some of its representatives on Earth send a very material letter or order, we mean to reopen noblogs.org as soon as possible with all its content (and nothing less).
In the meantime, we would like to stress that in our opinion Pretofilia has nothing to do with pedopornography and that we deem it a very good satire against children abuses. It could at worst wake up some criticism on how much priest’s abuses are hidden and silenced, but lately satire on the matter has been far from random.
That is why we ask anyone caring for the freedom of speech and satire to mirror the game, knowing that it could imply a fair degree of legal issues and attacks by the Italian government, the Vatican, and their lot. We ask anyone to publish a link to these mirrors in the comments to our blog.
If the wrath of God Almighty comes down on us, do not fear: file will prevail on p2p networks!
mininova – slotorrent – ed2k link
Lunedì nero per la libertà di espressione: Pretofilia
Cyber_Rights Lunedì nero per la libertà di espressione: Pretofilia
Pubblicato il 02.07.2007 in Cyber_Rights, home page da R* ||
Torniamo oggi alla connettività a banda larga dopo una tre giorni in 20 con 56k (di cui presto avete un resoconto per capire come stiamo dietro alla manutenzione e implementazione dei servizi di autistici/inventati) e la reazione alle notizie è sospesa a metà tra la voglia di uscire e scatenare riot casuali, e un seppuku collettivo in piazza (forma di protesta molto radicale ancorché un filo giapponese).
Non è una novità, dato che ha già fatto il giro di mezza internet la vicenda di Pretofilia, il gioco flash prodotto da molleindustria che ha scatenato immediatamente un dibattito e una censura a livello parlamentare e ministeriale (d’altronde è sicuramente un cosa importantissima da discutere, molto di più che la situazione previdenziale, la precarietà o che ne so le missioni di guerra…).
L’Italia si conferma ormai uno stato esplicitamente confessionale, in pieno balzo all’indietro nel tempo a tutto ciò che il laicismo degli anni sessanta e settanta sembrava aver gettato nel dimenticatoio. E’ pur vero che insistere sulla guerra di civilità impunemente per anni avrà anche i suoi effetti culturali. Sperare che il buon senso e la difesa della libertà di espressione vincano su bigottismo e cultura politica dello scandalo e delle boutade futili che coprono l’assenza di dibattito reale sui problemi delle persone sembra onestamente un’utopia.
Invitiamo tutti a scaricare, copiare, pubblicare lo zip del gioco, che potete trovare qui Pretofilia games.
.
Presto novità su questa vicenda. Stay tuned!
Ma non è finita qui: non facciamo in tempo ad aprire punto informatico che già l’orticaria è oltre il livello consentito: infatti scopriamo che in nome di un’interpretazione del diritto d’autore ottocentesca (perché alla fine nel Settecento la cultura illuminista era un filo più avanzata di quella con cui facciamo i conti ora) wikipedia italia ha deciso di rimuovere tutte le foto di materiale architettonico di autori vivi o morti da meno di 70 anni. Pare che in Italia non abbiano ancora scoperto che il diritto d’autore ha fatto il suo tempo e che nel resto del mondo riprodurre una foto di un’opera è un veicolo di pubblicità e di cultura. Ma si sa che in Italia l’amore per la cultura e per la crescita intellettuale della popolazione è ai minimi storici: altrimenti non si comprenderebbero le fiction che ci ammorbano, la telecrazia devastante, la rimozione di fondi da ogni cosa che sappia anche vagamente di cultura non patinata (vedi il caso a milano dell’assenza di fondi per l’iniziativa “biblioteche in giardino”, destinata alle periferie), e in generale la voglia di lobotomia generalizzata che sembra dominare il dibattito italiano. L’asfissia culturale ci ucciderà? No, ma probabilmente ci renderà servi migliori. D’altronde si sa che i soldi delle agenzie che gestiscono il diritto d’autore di Fuksas sono più importanti della possibilità di conoscere le opere stesse.
A questa chicca possiamo pure aggiungere la confortante notizia che la polizia italiana si appresta ad avere anche lei una banca dati genetica a fini investigativi: ma sui i miei geni io il copyright non ce l’ho? Buon travaso di bile a tutt*
Questi testi sono tratti da http://cavallette.autistici.org/