Archive for October, 2007

Dynamic der gross-stadt. La dinamica della grande città

LA DINAMICA DELLA GRANDE CITTÀ un esperimento filmico di LASZLO MOHOLY – NAGY
Università dell’Arte di Berlino 2006 Archivio del Bauhaus Berlino 

DYNAMIK DER GROSS-STADT ein filmisches Experiment nach LASZLO MOHOLY – NAGY
Universitat der Kunste Berlin 2006 Bauhaus-Archiv Berlin

clikka sulle immagini per vederle nelle dimensioni reali 

scan: THX (2007) 

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New Wave – Pierfrancesco Pacoda. Scansioni stampabili.

Qualche giorno fa sono andato al CPA Firenze Sud per un concerto hardcore. Su una bancarella che distribuiva materiale autoprodotto ho trovato un libro interessante: New Wave di Pierfrancesco Pacoda, 1982. Edizione ignota (probabilmente stampato in proprio). Correggetemi se sbaglio. Un ringraziamento particolare a Caterina. (^o^)

Continua lunedi' prossimo la rassegna curata da Gio La Face e le sue Officine Cinematografiche Parigi – New York: linea diretta per la New Wave: prossima proiezione Vortex, di Scott & Beth B., con Lydia Lunch. PROIEZIONE IN PELLICOLA CINEMATOGRAFICA 35 MILLIMETRI!!! Ingresso sottoscrizione 2 €. Proiezione UNICA ore 22.30. Accorrete che questo film se ve lo perdete difficilmente lo potrete rivedere in 35mm! Un augurio di pronta guarigione allo zio Gio che e' in ospedale per un problema alla pianta del piede sinistro. ciao

xxx 

Scansione della copertina di New Wave Pierfrancesco Pacoda


fronte 


retro 

clicca sul link sottostante , o sulle anteprime, per vedere le scansioni (stampabili) di alcune pagine dal libro New Wave

new wave

Throbbing Gristle:

Killing Joke:

Metabolist:

Robert Wyatt:

Pop Group:

appendici DIY – fanzines e  dischi autoprodotti:

Scan: THX 

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Rashomon – flyer


flyer per Rashomon di A. Kurosawa 

scansione: THX (2007) 

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“Désordre – Il Disordine” di O. Assayas


fotogramma da "Désordre"

Stasera ore 22.30 al CPA Fi-sud

le OFFICINE CINEMATOGRAFICHE presentano: 

"Désordre – Il Disordine" di O. Assayas. Francia, 1986  

"IL DISORDINE" Trama (da http://it.movies.yahoo.com/i/il-disordine/index-181025.html)

A Parigi, in una notte di pioggia furiosa, Anne, Henri ed Ivan
tentano di svaligiare un negozio di strumenti musicali. Il frutto
dell’impresa dovrebbe essere utilizzato per i concerti della band di
cui fanno parte i due ragazzi. Il proprietario si sveglia, li scopre e
viene brutalmente strangolato. Anne fugge in preda al panico. I due
amici la riprendono e rientrano a casa, ormai legati per sempre dal
ricordo di quel furto banale e di quella morte orrenda. Anche Gabriel,
Xavier e Marc, gli altri componenti della band, vengono a conoscenza
del fatto. Da quel momento e per quel silenzio comincia per tutti il
tarlo del disagio o, peggio, del rimorso, nonché la disgregazione del
gruppo sul piano affettivo e dell’amicizia. Uno cerca riparo
rifugiandosi nel servizio militare, che ora appare come un asilo
sicuro. Anne alterna il suo amore tra Ivan (il più nevoso) e Henri (il
più cupo e depresso). Neppure l’opportunità di incidere il primo disco,
che fa spostare il gruppo da Parigi a Londra e poi a New York, pur con
sostituzioni, riesce a cancellare l’accaduto, malgrado che la mancanza
del minimo indizio non abbia offerto spiragli alle indagini ufficiali.
Un anno dopo, Ivan viene trovato impiccato: il suo suicidio sa di
espiazione ed ha un senso amaramente liberatorio per i suoi amici. Anne
va a New York su invito di Henri. Forse per loro due c’è la speranza di
un futuro migliore, anche se il peso della memoria e della complicità
resterà per sempre inciso nei loro cuori.

 

PROIEZIONE CINEMATOGRAFICA IN PELLICOLA 35 MM!!! NO VIDEO!!!

da wikipedia: 

Olivier Assayas‎

Olivier Assayas (Parigi25 gennaio 1955) è un regista, sceneggiatore e critico cinematografico francese.

Ha ereditato la passione per il cinema dal padre, sceneggiatore e
adattatore di romanzi per il cinema e la televisione («Il mio gusto per
il cinema è associato ad una sorta di mitologia familiare perché mio
padre è stato assistente di alcuni grandi cineasti dell’epoca: Ophuls,
Pabst, L’Herbier […] fin dall’infanzia avevo ben chiaro in mente che
volevo fare dei film, anche se non avevo la minima idea di come sarei
arrivato a farli»).
Inizia affiancando il padre, vecchio e malato, nel suo lavoro di
sceneggiatore, e facendo l’assistente sui set francesi di grosse
produzioni americane (Il principe e il povero di Richard Fleischer e Superman di Richard Donner).
Il suo primo cortometraggio, Copyright (1979), gli vale la proposta da parte di Serge Toubiana e Serge Daney di collaborare ai Cahiers du cinéma, rivista per la quale scrive dal 1980 al 1985,
rivelando una particolare attenzione nei confronti del cinema
orientale. Nel frattempo, appassionato di musica rock scrive anche per Rock & Folk, collabora come sceneggiatore con Laurent Perrin e André Téchiné e gira altri cortometraggi.
Nel 1986 debutta alla regia con un lungometraggio ambientato tra le bande giovanili parigine, Désordre – Disordine. I conflitti generazionali e le difficoltà di relazione interpersonale sono al centro dei suoi film successivi: Il bambino d’inverno (1989), Contro il destino (1991), interpretato da uno degli attori simbolo della Nouvelle Vague, Jean-Pierre Léaud, e soprattutto L’eau froide – L’acqua fredda (1994), versione lunga del televisivo La page blanche (per la serie Tous les garçons et les filles de leur âge), che rivela il talento dell’attrice Virginie Ledoyen.
Nel 1996 dirige la sua opera più celebrata, Irma Vep, omaggio al pioniere della cinematografia francese Louis Feuillade e al cinema di Hong Kong: protagonista del film è l’attrice Maggie Cheung, che sarà sua moglie dal 1998 al 2001. La passione di Assayas verso il cinema asiatico si manifesta anche nel 1997 in un documentario-tributo al regista taiwanese Hou Hsiao-Hsien.
Nel 2000 Assayas dirige una grossa produzione in costume, Les Destinées Sentimentales, tratto da un romanzo di Jacques Chardonne, con Emmanuelle Béart e Isabelle Huppert. Nei successivi Demonlover (2002), ambientato nel mondo della produzione dei manga, e Clean (2004), sull’ambiente del punk-rock, quest’ultimo di nuovo con Maggie Cheung protagonista, Assayas torna alla forma cinematografica sperimentale e ad una narrazione più intimista.
Nel 2005 dirige un episodio del film collettivo Paris, je t’aime, dedicato al III arrondissement di Parigi e nel 2007 partecipa a Chacun son cinéma, film celebrativo prodotto per il Festival di Cannes da Gilles Jacob, composto da 33 brevi cortometraggi d’autore.

 

Indice

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Filmografia
 

Cortometraggi 

  • Copyright (1979)
  • Rectangle, deux chansons de Jacno (1980)
  • Laissé inachevé à Tokyo (1982)
  • Winston Tong en studio (1984)
  • Paris, je t’aime (2005) episodio
  • Chacun son cinéma (2007) episodio

 

Lungometraggi 

Collegamenti esterni 

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N.Y. 1976: la generazione vuota

Il film The Blank Generation (La generazione vuota,
dalla omonima canzone di Richard Hell) di Amos Poe del 1976 e' un
classico del cinema punk newyorkese, girato interamente con una
cinepresa super8 al CBGB storico locale sulla Bowery a Manhattan
scomparso recentemente dopo tre decenni di live di alcune delle band
piu' leggendaire della citta'. La colonna sonora e' stata tratta dai
dischi delle varie bands e non e' sincronizzata con le immagini, ma dal
punto di vista documentaristico  questo particolare passa in secondo
piano. Ho potuto assistire due volte alla proiezione del film in
pellicola 16 mm al vechhio cinema Longinottik, prima che venisse
demolito nel 2001. Protagonisti del film : Patti Smith Group, the
Ramones, Talking heads, Blondie, Harry Toledo, Wayne County, the
Marbles, The Shirts, The New York Dolls, the Heartbreakers, the Miamis,
Tuff Darts. Grazie alle Officine cinematografiche di Gio La Face per
avermi fatto conoscere i film di Amos Poe. Consigliata la visione a
tutti i fanatici del rock'n'roll new wave degli anni '70.
THX

The Blank Generation (1976)
http://video.google.com/videoplay?docid=4296207731344900278

http://www.youtube.com/watch?v=AzHDzdXLGss

xxx

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What If Ingmar bergman Directed the News

Che succederebbe se ingmar Bergman dirigesse il telegiornale?

tratto da: 

http://crackle.com/c/Political/What_If_Ingmar_bergman_Directed_the_News%3F/1989979/#ml=fi%3D%26fpl%3D184495%26o%3D12

Dedicato a Ingmar Bergman 1918 – 2007; r.i.p.

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Il peggior film di tutti i tempi

Plan 9 from outer space di Ed Wood e' considerato dalla critica il peggior film di tutti i tempi (a torto, come dimostra lo status di culto del film considerato un classico in tutto il mondo) ed e' stato l'ultimo film interpretato dal grandissimo Bela Lugosi, morto all'inizio delle riprese e sostituito da una controfigura che compare nella gran parte delle scene, un chiropratico. Ed Wood era convinto fosse identico a Lugosi. Questo immortale capolavoro si puo' vedere online su google video (a questo indirizzo: http://video.google.com/videoplay?docid=-7038656109656489183) nella versione integrale ed e' di dominio pubblico.

http://video.google.com/googleplayer.swf?docId=-7038656109656489183 

Plan 9 from Outer Space su wiki (in italiano):

http://it.wikipedia.org/wiki/Plan_9_From_Outer_Space

info in inglese:

http://en.wikipedia.org/wiki/Plan_9_from_Outer_Space 

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Cinema verde cinema

Le Officine Cinematografiche presentano:

CINEMA VERDE CINEMA – rassegna di film sull'ambiente

Tutti i film della rassegna verranno prioettati dallo zio Gio in pellicola 35 millimetri

22 Ottobre

Koyaanisqatsi – di Godfrey Reggio; USA, 1983

http://it.wikipedia.org/wiki/Koyaanisqatsi 

http://it.wikipedia.org/wiki/Il_settimo_sigillo 

dopo il film:

Sister Party – festa per il compleanno di Rita

xxx 

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“LIQUID SKY” di S. Tsukerman

Questa sera al cinema del CPA Firenze Sud in via Villamagna, alle ore 22,30 verra’ proiettato il film "Liquid Sky" di Slava Tsukerman. Proiezione in PELLICOLA 35 MILLIMETRI!!! Il film negli anni ha aquisito uno status di opera d’arte e per quanto ne so e’ molto difficile vederlo in pellicola 35mm. Consigliato a tutti gli appassionati di science fiction fuori dagli schemi classici, di musica elettronica sperimentale e di costumi e moda futuribile in generale. Portate anche i vostri amici.

Qui sotto potete vedere il trailer del film e alcuni estratti. 

 
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Liquid Sky

The film poster.
Directed by Slava Tsukerman
Produced by Slava Tsukerman
Written by Anne Carlisle
Nina V. Kerova
Slava Tsukerman
Starring Anne Carlisle
Paula E. Sheppard
Music by Brenda I. Hutchinson
Slava Tsukerman
Cinematography Yuri Neyman
Editing by Sharyn L. Ross
Distributed by Cinevista
Media Home Entertainment
Release date(s) Flag of the United States April 15, 1983
Running time 112 min.
Country US
Language English
Budget US$500,000
All Movie Guide profile
IMDb profile

Liquid Sky is a 1982 science fiction film produced and directed by Slava Tsukerman that has become a cult classic on the midnight movie circuit. The screenplay, which features an absurd storyline, was written by Slava, his wife Nina Kerova, and Anne Carlisle, and the director of photography, Yuri Neyman was a special-effects expert from the Soviet Union. Anne Carlisle also wrote a novel based on the movie (same title, ISBN 0-385-23930-0) in 1987.

The film had a $500,000 budget, which meant that Tsukerman and his wife had to use a renovated Greenwich Village loft as the sound stage. The music for the film was composed by Brenda Hutchinson and Clive Smith using the Fairlight CMI, the first digital sampler/synthesiser. Much of it was original, while some songs were interpretations of music by Carl Orff and Baroque composer Marin Marais.
The film is out of print and only a limited number of VHS tape
re-issues and DVDs were produced. The film, however, does run
occasionally on the Sundance Channel

Contents

 

Plot

The story follows the early 1980s New York dance/art scene in which space aliens land to feed off of endorphins
released during sex or heroin use. Their hat box-sized spaceship lands
on the roof of a loft occupied by two junkies: fashion model Margaret (Anne Carlisle) and her girlfriend Adrian (Paula E. Sheppard). Another junkie, Jimmy (also played by Anne Carlisle) is her rival and enemy. The animosity between the two is vague, but potent.

Jimmy’s upper-class, oversexed mother befriends a German scientist
who is secretly observing the aliens. He also serves to explain the
aliens’ premise to the audience.

Margaret has sexual encounters (some wanted, some not), resulting in
the deaths of her partners. Getting rid of the bodies becomes a problem
until the aliens answer her call to vaporize them automatically when they die.

Paula Sheppard (as Adrian) acts in a memorable performance art piece entitled Me and My Rhythm Box.

The film is full of memorable, colorful, and disturbing images,
including middle class slumming, glow-in-the-dark makeup, funky uptown
lofts, and generally druggy behavior. Several shots make the Empire State building look uncannily like a syringe.

The novel follows the action and dialogue of the movie very closely,
but offers a completely different interpretation. In the novel, both
the alien and the German scientist are figments of Margaret’s
imagination, and the ending is tragic rather than romantic.

 

Reception

Liquid Sky was one of the last true independent films to become a midnight movie
hit during the movement’s most influential years. As critic Emanuel
Levy describes, like many midnight classics, this "perversely beautiful
sci-fi movie…appeared out of nowhere."[1]

 

 

References

  1. ^ Levy (1999), p. 185.
  • An experimental audio/visual project consisting of Ben Silver
    (Orchard Lounge), Clay Parnell (Brother’s Past) and Clay Dempsey
    founded in 2007.

 

External links

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