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nuova rassegna Officine: Il Giro del Mondo in 80 e più Pellicole, 6a parte

Al via lunedì scorso la sesta parte della rassegna "Il Giro del Mondo in 80 e più Pellicole alla sala cinema Enrico Signori presso il Centro Popolare Autogestito Firenze Sud in Via Villamagna 27/a (al secondo piano dello stabile)

ECCO IL PROGRAMMA DELLE PROSSIME PROIEZIONI:

4 maggio 2009 – 2022: I SOPRAVVISSUTI -USA 1973-R. Fleischer-col.-97′. Serata pazzesca con il Mazzeschi. Videoproiezione ingresso gratuito

11 maggio 2009 – SHINING -USA 1980-S. Kubrick-col.-120’C’è sempre un compleanno…

18 maggio 2009 – PUPI DI ZUCCHERO -It. 2008- P. Santangelo-col.-85′ (video-proiezione) Interviene il regista

25 maggio 2009 – FULL METAL JACKET -USA 1987-S. Kubrick-col.-115′

1 giugno 2009 – DEAD MAN -USA/Germ. 1995-J.Jarmusch-b/n-l22′

8 giugno 2009 – TAXI DRIVER -USA 1976-M.Scorsese-col.-113′

15 giugno 2009 – DIVA -Fr.1981-J.J. Beineix-col.-115′

22 giugno 2009 – IL GRANDE LEBOWSKY -USA 1997-J.&E. Coen-col.-117′   

29 giugno 2009 – PRISCILLA LA REGINA DEL DESERTO -Australia 1994-S.Elliot-col.-102′. A SEGUIRE: FESTA ESPLOSIVA DELLA NOA

6 luglio 2009 – NIKITA -Fr./It. 1990-L.Besson-col.-115′. Omaggio a ENRICO SIGNORI

13 luglio 2009 – VELLUTO BLU -USA 1986-D. Lynch-col.120′

20 luglio 2009 – IL FANTASMA DEL PALCOSCENICO -USA 1974-B. De Palma-col.-92′

27 luglio 2009 – THE ROCKY HORROR PICTURE SHOW -G.B. 1975-J. Sharman-col.-100′. FESTA DI CHIUSURA IN MASCHERA

… e le scansioni del flyer:

scansioni ultime schede critiche e flyer:

clicca sulle anteprime per ingrandire

TUTTI IFILM VERRANNO PROIETTATI IN PELLICOLA CINEMATOGRAFICA (salvo quando specificato diversamente e salvo imprevisti) – NO DVD, NO DVX, NO VHS: CINEMA VERO!

Inizio film alle 22,30 dopo la consueta intro di Jo La Face.

Ingresso 2 €. Bar a prezzi popolari, cocktails preparati e miscelati da Sara a.k.a. Bibbitone

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Saluti dal vostro amichevole vicino… THX 1138 

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altre scansioni flyer e schede


Marlene Dietrich 

schede critiche del Poeta 

schede critiche

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flyer officine

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your  friendly neighborhood… THX 1138

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OPERAZIONE APFELKERN di R. Clèment – 16.2.2009 @ CPA (FI)

prossima proiezione alla sala cinema Enrico Signori presso il CPA Firenze Sud – lunedì 16 febbraio 2009

"Operazione Apfelkern" di Renè Clèment

proiezione in pellicola cinematografica a cura di Jo La Face

inizio film ore 22,30 dopo l’introduzione di Jo

ingresso 2 € (per coprire le spese di spedizione e noleggio delle pellicole proiettate – vero cinema, no mp4, no divx, no dvd, no cd-rom, etcetera, etcetera…)

CPA Firenze Sud – via di Villamagna 27/a, Firenze. Zona Gavinana. Bus: 3, 8, 23, 31, 32, 33

programma completo rassegna "In treno… al cinema":

clicca per ingrandire le immagini

titoli di testa del film:

http://www.youtube.com/watch?v=xCebHegvSkE

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Pacific 231 / Berlino: Sinfonia di una Grande Città – scheda critica

Officine Cinematografiche, CPA Firenze Sud, presentano:
26/01/2009, "Pacific 231", di Jean Mitry, 1949; "Berlino, sinfonia di una
                 grande città", di Walter Ruttmann, 1927.

Scheda critica.

                         W Brunero

    Era scolorita, ma si leggeva, sempre bene. Si distinguevano anche le
scolature: la più lunga era sotto la O. Si vede che nell’entusiasmo di
finire avevano inzupppato troppo il pennello.

    – Eri per Brunero o per Belloni?

    Turchi scosse il capo:

    – Semmai per Girardengo.

    – Io sono per Binda.

    – Io non sono più per nessuno.

    Dino si mise a ridere. Quelli sposati non si occupavano più di nulla:
lo vedeva col cognato. Certo, un giorno sarebbe stato così anche per lui;
ma per il momento se la godeva.

    – Ci potevano lasciare in stazione, – disse forte. Lì non c’era che
la vista di quella muraglia e degli ultimi piani delle case.

    Si accorse di una ragazza affacciata a una finestra. Bruna; coi ca-
pelli lunghi. Era una ragazza o una bambina? Così a distanza, non riusci-
va a vedere.

    Con la coda dell’occhio scòrse il capostazione venire verso il loro
treno. Si affrettò ad abbottonarsi la giubba. Il capostazione gli passò
davanti senza degnarlo di uno sguardo. Si fermò a dir qualcosa a Turchi,
e riprese a camminare svelto verso la testa del treno. Si dava importan-
za, come tutti i berretti rossi.

    Il treno si mosse: lo accompagnò per gualche passo e saltò sul pre-
dellino. Rimase sporto a guardare indietro finché il cavalcavia, si ab-
bassò a coprire la vista delle case.

    II treno traballava sugli scambi. Dino seguì con lo sguardo due bina-
ri che si aprivano la strada nella distesa di rotaie; finché li vide al-
lontanarsi tra due file di case. Sul muro cieco della prima c’era la
scritta Km 0,785.     (I)

In alto il mio spirito si protese, ma, subito, amore
  Lo tirò giù: dolore con più forza lo incurva;
    Così ho percorso della vita,
       L’arco e ritorno donde mi mossi.    (II)

(I)- Carlo Cassola, "Ferrovia locale", 1968, Einaadi.
(II) – Friedrich Holderlin, "Corso della vita", I797-I700, Einaudi I958.

                          Buona visione !

 

 

pacific 231.txt

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scansione scheda

schede critiche

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nuove scansioni

 

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scheda critica “LA ROTAIA” + OCR + flyer D.E.A.

trascrizione OCR della scheda critica per il film "La rotaia" di Lupu Pick – dattiloscritto originale di Alessio G. a.k.a. "Il Poeta":

 

Officine Cinematografiche, CPA Firenze Sud, presentano:
(in collaborazione con CRAL Breda PT sezione cinema)

12 gennaio 2009 – "La rotaia", di Pick Lupu, 1921.
                           – "Gente di domenica", di R. Siodmack e E. Ulmer, I929.

Scheda critica.

… Domani già sarò alla linea a due binari nella mia stazioncina, dove
tutti i treni che vanno da ovest a est nell’orario ferroviario saranno
indicati con numeri dispari, e i treni che vanno da est a ovest con nu-
meri pari. Dirigerò nuovamente per tre mesi il traffico, sarò di nuovo
alla stazione per cui passano due binari principali, e il binario diret-
to da ovest a est ha il numero uno e l’altro binario diretto da est a
ovest ha il numero due e poi dal binario numero uno tutti i binari a
destra hanno numeri dispari, tre, cinque, sette e via così, e tutti i
binari a destra del numero due hanno numeri pari, quattro, sei, otto.,
dieci e via così. Naturalmente, è per noi, per gli impiegati delle fer-
rovie dello stato, questa numerazione, perché dal punto di vista di un
profano che sta sul marciapiedi della stazione, per esempio nella mia
stazioncina, allora il primo binario è il quinto, il secondo binario è
il terzo, il terzo binario è il primo, il quarto binario è il secondo…
                                                        (I)

Locomotiva, vola come freccia…
Con un mazzo bianco / di rose di fumo, / corre la locomotiva, / vola. /
Dietro alla locomotiva / la ressa dei vagoncini. / Cominci a contare, /
ma è meglio che lasci perdere! / I vagoni sono rossi / come gamberi
cotti, / e tutti carichi, / tutti carri merci. / In segno di saluto si
agita / verso di loro la mano; / "Dev’essere frumento, / dev’essere
segala". / Alla stazione centrale / un quintale dopo l’altro / tutti
ben conservati / ha portato il convoglio. / Due ometti, / pancetta
sporgente, / con una sola ricevuta / sono venuti per il carico: / "Si
tratta di tremila e quattro colli: / tutto il bilancio / dell’Uiralo-
metallo-trust!". / Senza nessun risparmio / di sforzi, / dietro a un
facchino / suda un altro facchino. / Trasportano il libro mastro,/ un
discreto volume / del peso,/ quasi,/ d’una casa a due piani./ Poi porta-
no,/ non si capisce come,/ registri per due chilometri:/ una steppa, non
un ufficio!/ Le balle sono rivestite di lastre di ferro: piene di rice-
vute, di questionari e moduli. Erano in quattro, e si sono incurvati sot-
to la cassa successiva, carica di fotografie del direttore. Il seguito
non e affatto più facile: di profilo e di fronte ritratti di dirigenti.
E subito negli autocarri direttamente riversano un diagramma dietro l’al-
tro. Osservando la cosa un perdigiorno ha espresso un’idea non del tutto
personale: "Si vede che da Leningrado fanno il trasporto della galleria
di quadri insieme alla biblioteca municipale". Ansima la stazione come
un samovar sul fornello…   (2)

(1)- B. Hrabal, Treni strettamenti sorvegliati, e/o I982.
(2)- V. Majakovskij, Opere Poesie I926-I928, Editori Riuniti 1958.

                    Buona visione!

 

la rotaia.txt

cinema txt

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scansione scheda "La rotaia"

schede critiche

(clicca per ingrandire l’immagine) 

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scansione flyer Agatha Christie – D.E.A. Borgo Pinti 13 gennaio 2009

flyer officine

(clicca sulle immagini per ingrandire) 

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il vostro amichevole vicino….. THX 1138  

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Programma rassegna “In treno… al cinema” – 5 gen 2009 / 27 apr 2009

Lunedì 12 gennaio 2009 alla sala cinema Enrico Signori, presso il CPA Firenze Sud in via Villamagna 27/a verrà proiettato il film

"LA ROTAIA" di Lupu Pick (1921); in collaborazione con il Goethe Institut – Roma

Proiezione in pellicola cinematografica a cura di Jo La Face; sonorizzazione dal vivo.

Inizio film ore 22.30 dopo la consueta introduzione di Jo.

Ingresso 2 € per coprire le spese di spedizione e noleggio delle pellicole proiettate nel corso della rassegna.

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Scansioni flyer programma rassegna (dal 5 gennaio al 27 aprile): 


clicca sulle immagini per ingrandire.

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scansioni schede critiche recenti e OCR Officine

Ultime scansioni e trascrizioni OCR dei flyer e delle schede critiche di Officine Cinematografiche:

schede critiche: 

 

Il ferroviere – P. Germi 

 

La freccia azzurra – E. D’alo

 

link: 

schede critiche

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OCR:

trascrizione delle ultime schede: 

 

il ferroviere.txt

Officine Cinematografiche, CPA Firenze Sud, presentano:
22/12/08, "II ferroviere".

Scheda critica.

…udendo le sirene sie più forte,
pon giù il seme del piangere ed ascolta…
                 (Purgatorio, XXXI, 45-46)

Perch’io…

…perch’io, che nella notte abito solo,
anch’io, di notte, strusciando un cerino
sul muro, accendo cauto una candela
Manca nella mia mente – apro una vela
timida nella tenebra, e il pennino
strusciando che mi scricchiola, anch’io scrivo
e riscrivo in silenzio e a lungo’ il pianto’
che mi bagna la mente…
E poi risuonò un’esplosione. E io che ancora un momento prima aspettavo
quello spettacolo, continuavo a star steso accanto al soldato tedesco,
allungai una mano e aprii il suo palmo che si irrigidiva e ci misi dentro
quel quadrifoglio verde che porta fortuna, mentre dalla campagna, cresceva
verso il cielo una nuvola a fungo che senza sosta cresceva di più alti
strati e di più alte nubi di fumo, udii come la pressione dell’aria, at-
traversò la campagna e soffiava e fischiava contro i rami nudi degli al-
beri e dei cespugli, come scosse nel semaforo le catene di trasmissione
e spinse il braccio e lo scosse, ma io tossicavo e da me rantolava san-
gue. Fino all’ultimo momento, prima che cominciassi a perdere di vista
me stesso, mi tenni per mano con quel morto, e per le sue orecchie che
non udivano ripetevo le parole del capotreno di quello smistamento che
aveva portato quei tedeschi straziati da Dresda:

  – Dovevate starvene seduti a casa, sul culo…

liberamente tratto da G. Gaproni, "Poesie" I932-I986, Garzanti
Gli Elefanti-Poesia 1989; B. Hrabal, "Treni strettamente sorvegliati",
edizioni e/o, 1982.

Buona visione!

 

la freccia azzurra.txt

Officine Cinematografiche, CPA Firenze Sud, presentano:
5/01/2009, "La Freccia Azzurra", dal racconto di Gianni Rodari.

Scheda critica.

… Davvero la Befana non sembrava mai statica. Vecchia, com’era, saltel-
lava su per i gradini a tempo di ballo, come se avesse una molla sotto i
tacchi, e intanto non cessava di fare i conti.

  – Questi pellerossa mi frutteranno duecento lire l’uno, anzi forse tre-
cento. I pellerossa vanno tanto di moda, adesso. Questo treno è una mera-
viglia. Lo battezzerò la Freccia Azzurra, e voglio ritirarmi dal commer-
cio se fin da domani non verranno i bambini a mangiarselo con gli occhi.

   La Freccia Azzurra era veramente uno splendido treno, con un fascio di
rotaie che a stenderle tutte avrebbero fatto il giro della piazza, con
due passaggi a livello, la cabina per i manovratori, una, stazione col ca-
postazione principale, un macchinista e un capotreno con gli occhiali. A
starsene tanti mesi sepolto in magazzino, il treno elettrico si era rico-
perto di polvere, ma la Befana, con uno straccio, lo ripulì a nuovo, fa-
cendo splendere la sua vernice, azzurra come l’acqua di un laghetto alpi-
no.  Tutto il treno era verniciato di azzurro,  compresi il Capostazione,
il Capotreno e il Macchinista.

   Quando la Befana gli ebbe tolto la polvere che gli copriva gli occhi,
il Macchinista si guardò attorno ed esclamò:

   – Finalmente ci si vede. Ho l’impressione di essere rimasto per dei
mesi sepolto in una galleria.. Bene, quando si riparte? Io sono pronto…

                                                             (I)

Correva veloce come una freccia: agl’Assi Giglio Rosso era l’Alabretta,
che insegnava a correre in pista a me che, fino ad allora, avevo corso e
mi piaceva correre solo nelle campestri, d’estate in mezzo alla polvere
ed al sudore, d’inverno nel fango o con i guanti alle mani.
La pista. La corsia era il tuo binario obbligato e senza fermate: una par-
tenza dai blocchi difficile da imparare in allenamento e doverosamente
puntuale in gara dopo lo sparo del "via!"; un arrivo che, anche se ultimo,
era una liberazione, un nuovo respiro.
E poi rallentavi, frenavi, sbuffavi, a volte ti accasciavi per terra, su
quella, terra rossa che macchiava i pantaloncini bianchi, le gambe magre,
le mani tremanti, la fronte sudata.
Ora, vi prego, un po’ d’acqua alla caldaia!

– (I) Gianni Rodari, "La Freccia Azzurra", Editori Riuniti 1990.

Buona visione!
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Cinema da mangiare:

scansione del menu de "La grande abbuffata" di Marco Ferreri e della ricetta della bavarese di tette 

 

OCR: 

la grande abbuffata _ menu.txt

Cinema da mangiare

Ricordando la lavorazione del film LA GRANDE ABBUFFATA, Ugo Tognazzi scrive:  –
"Successe quindi che al mattino, se la nostra convocazione era per le otto, lo chef mandato
apposta da Fochon per cucinare il menù della giornata doveva essere pronto per le sei: non
impiegava mai meno di due ore per preparare il copione gastronomico che avremmo recitato
davanti alla macchina da presa. E noi, arrivando sul set, anziché vedere con gli occhi le scene
che avremmo girato, le vedevamo col naso. Annusavamo gli odori che si sprigionavano dalle
cucine e sapevamo cosa ci aspettava. "Oggi ragazzi, recitiamo il rognoncino bourguignonne…"
diceva Mastroianni. Oppure: "Oggi interpretiamo il lesso misto…" E Noiret aggiungeva:
"Peccato, avrei dato il meglio di me con un soufflé al formaggio!"
Nel loro tour de torce gastronomico, i quattro amici cucinano e si mangiano i seguenti piatti:

                                        Paté di cinghiale

                          Ostriche crude spruzzate con succo di limone

                                        Lasagne Andrea

                                     Cocktail di gamberetti

                                      Maialino allo spiedo

                            Maialino al forno con ripieno di castagne

                                          Pure di patate

                          Faraona arrosto con profumo di dragoncello

                          Caviar d’aubergine (pasticcio di melanzane)

                                         Insalata nicoise

                         Pissaladière provengale (pizza alla provenzale)

                            Bortsch russo (zuppa di carne e verdure)

                                  Testina di vitello vinaigrette

                                    Crépes al Grand marnier

                   Cassoulet de Casteinaudary (a base di maiale, oca e fagioli)

                                  Rognone alla bourguignonne

                               Torta Andrea (crostata alla frutta)

                           Coscia d’agnello allo spiedo alla solognotte

                                    Ossobuchi giganti lessati

                                 Paté de canard (paté d’anatra)                        

                                  Tacchinelle arrosto ripiene                          

                              Budino alla fragola in forma di tette                   

Le ricette di tutti questi piatti sono amabilmente raccontate dallo stesso Tognazzi in "L’abbuffone" (BUR Rizzoli)

 

bavarese di tette.txt

Cinema da mangiare 

BAVARESE DI TETTE

                                          Ingredienti:

                                     latte, un quarto di litro

                                            vaniglina

                                  150 grammi di purè di fragole

                                    200 grammi di zucchero

                                         5 tuorli d’uovo

                                   20 grammi di colla di pesce
Far bollire dolcemente il latte, con un pizzico di vaniglina, in una casseruola. In un altro
recipiente mettere lo zucchero e aggiungere, uno per volta, i rossi d’uovo mescolando con un
cucchiaio di legno. Versare poi il latte bollente amalgamando. Mettere sul fuoco il composto,
ma attenzione a non farlo bollire. Quando la crema si attacca al cucchiaio, e cioè quando lo
«vela», togliere la casseruola dal fuoco e aggiungere la colla di pesce che avrete
precedentemente sciolto in acqua fresca per un quarto d’ora e strizzato con le mani. Mescolare
per amalgamare bene. aggiungere il purè di fragole, mescolare ancora, versare in due vaschette
rotonde e porre in frigo. Togliere dal frigo, rivoltare le vaschette l’una accanto all’altra.
Mancano i capeteli. Provvedete con due ciliegine candite o, se li preferite più «liquorosi», con
due boeri.

da "La grande abbuffata" di Marco Ferreri
Ugo Tognazzi "L’abbuffone" (Bur Rizzoli)

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scansioni del flyer per la rassegna "In treno… al cinema" – dal 5 gennaio 2009 al 27 aprile 2009

clicca sulle immagini per vederle in dimensioni reali


Il vostro amichevole vicino….. THX 1138 

 

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scansione scheda critica per “Giù la testa” di S. Leone

Officine Cinematografiche, CPA Firenze Sud, presentano:
29/12/2008, "Giù la testa", Sergio Leone, 1971.

Scheda critica.
… E’ evidente che, per contrapporsi efficacemente ai moderati, il Par-
tito d’Azione doveva legarsi alle masse rurali, specialmente meridionali,
essere ‘giacobino’ non solo per la ‘forma’ esterna, di temperamento, ma
specialmente per il contenuto economico—sociale: il collegamento delle
diverse classi rurali che si realizzava in un blocco reazionario attra-
verso i diversi ceti intellettuali legittimisti-clericali poteva essere
dissolto per addivenire ad una nuova formazione liberale-nazionale solo
se si faceva forza in due direzioni: sui contadini di base, accettandone
le rivendicazioni elementari e facendo di esse parte integrante del nuovo
programma di governo, e sugli intellettuali degli strati medi e inferio-
ri, concentrandoli e insistendo sui motivi che più li potevano interessa-
re (e già la prospettiva della formazione di un nuovo apparato di gover-
no», con le possibilità di impiego che offre, era un elemento formidabile
di attrazione su di essi, se la prospettiva si fosse presentata come con-
creta perché poggiata sulle aspirazioni dei rurali)…

                                                        "I"


… E io gli applicai la canna del fucile all’occhio e premetti il gril-
letto, ed ero disteso in un modo strano. E poi udii come tacque, vidi
come i suoi piedi lentamente e senza rumore arrivarono, si fermarono, e-
ro steso: sopra di lui e udivo come dentro il soldato penetrava la calma
e il silenzio, come tutto si fermava, come le macchine quando si stacca…

                                                        "II"

"I"- "Il Risorgimento", Antonio Gramsci, Einaudi 1949.
"II"- "Treni strettamente sorvegliati", Bohumil Hrabal, e/o 1990.

 

                                 Buona visione!


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album schede critiche – clicca sul link per entrare nell’album che raccoglie varie schede critiche (dalla metà degli anni 90 ad oggi)

scan e ocr: THX (2009) 

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Festa della Befana 5 gennaio 2009 CPA (FI)

Festa della Befana

5 gennaio 2009 ore 17,30

con merenda, golose calze e proiezione del film

LA FRECCIA AZZURRA di Enzo D’Alò – It./Svizz./Luss.-l996-92′-col.

Alla Sala cinema Enrico Signori del Cpa Fi-sud
via Villamagna 27/a – tel.055 6580479
autobus 3-8-23-31-32-33
info – http://www.cpafisud.org

BUONA VISIONE!


flyer Befana – clicca per ingrandire 

 

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