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programma Officine Cinematografiche: dicembre 2008 – gennaio 2009

OFFICINE CINEMATOGRAFICHE
CPA FI-SUD
CRAL-BREDA COSTRUZIONI FERROVIARIE
SEZIONE CINEMA PISTOIA
Presentano

IN TRENO…AL CINEMA

Ia PARTE

22 dicembre 2008
IL FERROVIERE
Pietro Germi – It.1950-120′-b/n
OMAGGIO A PIETRO GERMI

29 dicembre 2008
GIÙ LA TESTA
Sergio Leone – It.-1971-150′-col.
OMAGGIO A JAMES COBURN E ROD STEIGER

5 gennaio 2009
LA FRECCIA AZZURRA
Enzo D’Alò – It./Svizz./Luss.-1990-92′-col.

TUTTI I LUNEDÌ ALLE 22.30
Alla sala cinema "Enrico Signori" del Cpa Fi-sud via Villamagna 27/a
tel. 055 6580479 autobus 3-8-23-31-32-33 info: http://www.cpafisud.org
FILM IN PELLICOLA PIATTO A TEMA E SCHEDA CRITICA DEL FILM
Ingresso a sottoscrizione di 2€

BUON VIAGGIO E BUONA VISIONE!

bonus video: The Great Train Robbery

[item image]
(41 MB)Ogg Video
(42 MB)512Kb MPEG4
(598 MB)MPEG2
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Officine Cinematografiche
Centro Socio-Culturale D.E.A.
Presentano

LA SIGNORA IN GIALLO – AGATHA CHRISTIE
Cineforum in 16mm

9/12/08     ASSASSINIO A BORDO
G.B. l904 – b/n – 93′ – George Pollock

16/12/o8  ASSASSINIO SUL PALCOSCENICO
G.B. 1964 – col. – 94′ – George Pollock

23/12/08     ASSASSINIO SUL TRENO
G.B. 1962 – b/n – 87′ – George Pollock

30/12/08 ASSASSINIO SULL’ORIENT EXPRESS
G.B. 1974 – col. – 94′ – Sidney Lumet

OGNI MARTEDÌ ALLE 21.00
…con piatti a tema misteriosi…
Centro Socio-Culturale D.E.A.
Borgo Pinti 42/r tel. 055 2342238
http://www.deapress.com

BUONA VISIONE!

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scansioni flyer prossime proiezioni + professor Cemento postcard

scansioni nuovi flyer Officine Cinematografiche e Professor Adriano Cemento

clicca per ingrandire le immagini 

scheda critica per "L’amico americano" di W. Wenders

schede critiche

 

flyer programma rassegna Agatha Christie

 

scansione flyer rassegna "In treno al cinema"

flyer officine

 

flyer progetto film "Le avventure urbane del Professor Architetto Adriano Cemento" (info @ http://www.hulot.it)

 

Il vostro amichevole vicino… THX 1138

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scansioni nuove schede e ocr

"Se volessi essere completamente onesto, dovrei dire che trovo l’arte, e non soltanto l’arte cinematografica, quasi priva di valore. Il cinema è rimasto per me il mezzo di espressione preferito. Con esso sono riuscito a farmi capire in una lingua senza parole (che mi mancavano), senza musica (che conoscevo pochissimo); e senza pittura (e di questa non sentivo affatto il bisogno).
D’improvviso ho avuto la possibilità di corrispondere con tutto il mondo trasmettendo pensieri della mia mente alle altre, con frasi che eludevano il controllo dell ‘intelletto, ricevendone un piacere quasi voluttuoso. Oggi la situazione è molto complicata, meno interessante, soprattutto meno affascinante. La letteratura, la pittura, il cinema e il teatro, procreano e si nutrono da soli.
Mutazioni nuove, combinazioni nuove crescono, vengono distrutte e rinascono, per lo splendido zelo degli artisti di proiettare per se stessi e per un pubblico sempre più distratto, immagini di un mondo che non si preoccupa affatto di ciò che essi pensano". (Ingmar Bergman)

"Ho visto molte cose strane accedere nei boschi, e mi è sempre sembrato che la gente dicesse solo il dieci percento di quello che sapeva, il resto toccava a te scoprirlo. Vedo i miei film come qualcosa di separato dalla realtà. Per me sono fiabe, o sogni. Non sono politici, non fanno commenti, non sono strumenti di insegnamento. Sono solo cose. Ma devono seguire certe regole. Una di esse è il contrasto. Non può esserci una linea retta di pura felicità. La gente si addormenta. Così ci sono conflitti, lotte per la vita e la morte. Mi piacciono i "mysteries" con delitti. Mi prendono completamente perché trattano di vita e morte. Se c’è dentro la parola hotel o fabbrica, mi coinvolgono ancora di più. I miei film significano cose diverse per persone diverse. Alcuni significano più o meno le stesse cose per molte persone. Mi sta bene, a patto che non ci sia un solo messaggio somministrato col cucchiaio. Sono riconoscente per i segreti e i misteri, perché offrono uno stimolo ad apprenderli, ti invitano in una galleria dove puoi volteggiare mentre attorno accadono cose meravigliose. Spero di non avere mai risposte complete." (David Lynch)

"L’angoscia l’ho conosciuta a Varsavia, quando ho visto i tedeschi costruire un muro attorno al quartiere dove ci avevano deportati. Quando ho capito che ci stavano murando. Era il 1942, avevo nove anni e ho capito tutto benissimo. La paura fisica l’ho conosciuta quando i tedeschi stavano liquidando il ghetto. Camminavo per la strada.  Loro stavano portando via una colonna di donne. C’era una vecchia più dietro delle altre, che non ce la faceva a tenere il passo e piangeva. Improvvisamente un ufficiale tedesco ha estratto la rivoltella e le ha sparato alla schiena. È sgorgato il sangue, come un geyser, e la vecchia è caduta. Sono corso verso un portone e mi sono nascosto sotto una scala. La paura, si, e nello stesso tempo l’incoscienza. Ricordo che facevo collezione di francobolli. Mi è capitato di uscire parecchie volte dal ghetto, attraverso un buco nei reticolati, per andare a comprare dei francobolli. Che follia! Rischiare la vita per un francobollo." (Roman Polanski)

"Io credo, pensando ai miei film, che siano imperniati non tanto sul conseguimento di qualcosa, ma piuttosto sulla ricerca. Se noi cerchiamo qualcosa, il labirinto è il luogo più adatto alla ricerca. Non so perché, ma i miei film sono tutti, in gran parte una ricerca fisica. (…) Io rifletto sui miei film mentre li preparo. Per ogni film faccio un enorme quantità di preparativi, che metto da parte solo nel cominciarli. Quel che è meraviglioso nel cinema, che lo rende di gran lunga superiore al teatro, è che possiede molti elementi che possono sovrastarci ma anche arricchirci, offrendo una strada che non troviamo altrove. Il cinema deve sempre essere la scoperta di qualcosa. Io credo che il cinema debba essere essenzialmente poetico. Per questo nel corso delle riprese, e non nella fase di preparazione, cerco di innescare un processo poetico che differisce dal processo narrativo o dal processo drammatico. (…) All’inizio ho una nozione base del film. Ma ogni giorno, ogni istante questa nozione è deviata dall’espressione degli occhi di un’attrice, dalla posizione del sole. Non ho l’abitudine di progettare un film e di mettermi a farlo. Quando preparo un film, non ho l’intenzione di fare questo film. La preparazione ha lo scopo di liberarmi perché possa lavorare a modo mio: per pensare a dei brani di film e al risultato che daranno." (Orson Welles, 1964)

nuove scansioni schede critiche – clicca sulle immagini per ingrandirle

dedicato ad Enrico:

La Grande Abbuffata:

Il fischio al naso:

"Voi vi chiamate anarchici? Voi mi fate incazzare!" – di Paul Mavrides e Jay Kinney

bonus scans:

"Adoro il sogno, anche se si tratta di un incubo, come quasi tutti i miei sogni. Perennemente disseminati di ostacoli, che conosco e riconosco. Ma la cosa mi è indifferente. Questa mia folle passione per il sogno, per il piacere di sognare, assolutamente privo di qualsiasi tentativo di spiegazione, è uno dei gusti profondi che mi hanno avvicinato al surrealismo. "Un chien andalou" è nato dall’incontro fra due sogni, uno mio e uno di Dalì. Più tardi,  ho inserito dei sogni nei miei film,  cercando  di evitare  l’aspetto razionale ed esplicativo che hanno nella maggior parte dei casi." (Luis Bunuel)

""El" è uno dei miei film preferiti. A dire il vero non ha niente di messicano. L’azione potrebbe svolgersi in qualsiasi posto, dato che presenta il ritratto di un paranoico. "El" comportava un certo numero di particolari veri, presi dall’osservazione quotidiana, e anche buona parte d’invenzione. All’inizio per esempio, nella scena del mandatum, del lavacro dei piedi in chiesa, il paranoico individua subito la sua vittima come un falco che vede un’allodola." (Luis Bunuel)

IL FANTASMA DELLA LIBERTÀ’ (Le Fantome de la liberté)
"Il titolo, già presente in una frase de "La via lattea" (la sua libertà è solo un fantasma), voleva essere un omaggio discreto a Karl Marx, a quello "spettro" che percorre l’Europa e che si chiama comunismo, all’inizio del Manifesto. La libertà, che nella prima scena del film è una libertà politica e sociale (quella scena si ispira a avvenimenti veri, il popolo spagnolo gridava realmente "Viva le catene!" al ritorno dei Borboni, in odio alle idee liberali introdotte da Napoleone), quella libertà assumeva ben presto un altro significato, la libertà dell’artista e del  creatore,  illusoria quanto  l’altra". (Luis Bunuel)

"Buster non cercherà mai di farci piangere perché sa che le lacrime facili sono superate. Non è tuttavia il clown che ci farà sbellicare. (…) Al cinema preferiremo sempre l’espressione monocorde di un Keaton a quella infinitamente sfaccettata di un Jennings. (…) In Keaton l’espressione è semplice come quella di una bottiglia, ad esempio; sebbene sulla pista rotonda e chiara delle sue pupille piroetti la sua anima asettica. Ma la bottiglia e il viso di Keaton possiedono punti di vista infiniti. Sono elementi rari cui è affidato il compimento della missione nell’ingranaggio ritmico e architettonico del film. Il montaggio, chiave di volta del film, combina commenta e unifica tutti questi elementi. Ci si può attendere una maggior capacità cinematografica? Si è voluto credere all’inferiorità di Buster, "l’antivirtuoso", rispetto a Chaplin; farne una specie di stigmate. Riteniamo un pregio la capacità di Keaton di giungere al comico mediante l’armonizzazione delle situazioni, degli oggetti e degli altri mezzi di realizzazione. Keaton è carico d’umanità, di più: d’una recente e increata umanità, di una umanità alla moda se vogliamo." (Luìs Bunuel, 1927)

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nuove scansioni flyer 1996-2008

clicca sulle anteprime per ingrandire  

scheda critica per il film "Il commissario Pepe" (novembre 2008):


flyer vari:

Mondo Cane Zero + Test Department (1996? 1995? CPA viale Giannotti 79)

figurine con fotogrammi da "Chien Andalou" di  Luis Buñuel e Salvador Dalì (novembre 2008)

flyer rassegna "Estate calda… piombo fuso" (estate 2008)

flyer rassegna "Semplicemente…Ugo" (tuttora in corso)

flyer Andy Warhol Night a Settignano (2002? 2001?)

 

Il vostro amichevole vicino… THX 1138 

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LAS HURDES + VIRIDIANA di L. Buñuel @ DEA borgo pinti (FI) 25 nov 2008

Cineforum 16mm D.E.A. (presso associazione D.E.A. Borgo Pinti 42r, Firenze)

CINEFORUM IN 16MM (clicca per ingrandire)

Messico e… nuvole – Luis Buñuel messicano   con tapas, tacos e tequila

25 novembre – ore 21.30: Terra senza pane (Las Hurdes) – Luis Buñuel – ore 22.00: Viridiana – Luis Buñuel

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fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Terra_senza_pane

Terra senza pane (più noto in Italia col titolo originale Las Hurdes) è un documentario surrealista diretto da Luis Buñuel nel 1933 e l’unico nella filmografia del regista spagnolo.

Il film è ambientato in una regione contadina poverissima della Spagna, formata da una serie di villaggi al confine col Portogallo e non lontana da Madrid. Las Hurdes mostra le disagiate condizioni della popolazione indigena, che contrastano con la vistosa ricchezza dell’unica chiesa presente. Buñuel denuncia l’arretratezza di una regione priva di strade ed elettricità e la preoccupante diffusione di malattie come il gozzo e la malaria.

Las Hurdes in origine era muto,venne insonorizzato solamente nel
1937.La musica di commento ha un elevato livello di sublimità,che si
contrappone ad una voce dello speaker fredda e distaccata :quest’ultima
accompagna lo spettatore alla progressiva scoperta dell’estrema povertà
della popolazione.Casi di nanismo e dissenteria sono la triste prova
delle precarie condizioni igieniche della regione. Il documentario è
una testimonianza autentica, anche se influenzata da un certo
sentimento antireligioso. Non gradita alla giovane Repubblica spagnola che lo censurò immediatamente, venne poi messo per breve tempo in circolazione dalla Repubblica stessa all’inizio della guerra civile come strumento di propaganda contro Franco.

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prossimi appuntamenti DEA:

2 dicembre – L’angelo sterminatore – Luis Buñuel

La signora in giallo – Agatha Christie   con piatti a tema misteriosi

9 dicembre – Assassinio a bordo – George Pollock

16 dicembre – Assassinio sul palcoscenico – George Pollock

23 dicembre – Assassinio sul treno – George Pollock

30 dicembre – Assassinio sull’Orient-Express – Sidney Lumet (ultimo aggiornamento del 23 luglio 2008)

CINEFORUM IN 16 MM
Borgo Pinti 42/r, Firenze – info: http://www.deapress.com/

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TUTTI I FILM SONO PROIETTATI RIGOROSAMENTE IN PELLICOLA16mm

AD OGNI FILM VIENE ABBINATO UN PIATTO A TEMA ED UNA SCHEDA CRITICA

INGRESSO A SOTTOSCRIZIONE DI 2 EURO per
coprire le spese di spedizione e noleggio delle pellicole proiettate

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F(r)asi Lunatiche, schede critiche e flyer – nuove scansioni

F(r)asi Lunatiche – testi: Alessio Gnot, disegni e lettering: Michele Ballini 

schede critiche 

flyer

altre scansioni: 

schede critiche

flyer officine

dynamik der gross-stadt

blade runner

new wave

aran islands 1991

altri album:

cinema txt

cineshock mp3

immagini

betty page

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modifiche programma officine – proiezioni 16mm

Ultime modifiche programma Officine Cinematografiche


Al posto del film di Silvano Agosti "Lotte di strada del ’68" verra’ proiettato il film di Joseph McGrath "Magic Christian" con Peter Sellers e Ringo Starr. Proiezione in 16mm.

Stasera presso la sede dell’associazione D.E.A. in Borgo Pinti a Firenze sara’ proiettato il film "Banditi a Orgosolo" di Vittorio De Seta. PROIEZIONE 16MM. Ingresso: sottoscrizione 2€ per le spese di noleggio e spedizione delle pellicole 16mm.

prossime proiezioni: 

Sala Cinema CPA Firenze Sud, via Villamagna 27/a:

’68 E DINTORNI (clicca per ingrandire)

Lunedì 27 ottobre – TEOREMA – ITALIA 1968 – Pier Paolo
Pasolini – col. – 98′ – 16mm

Lunedì 3 novembre – MAGIC CHRISTIAN – GRAN BRETAGNA 1969 –
Joseph McGrath – col. – 92′ – 16mm

Lunedì 10 novembre – LA CLASSE OPERAIA VA IN PARADISO – ITALIA – 1970/71 –
Elio Petri – col. – 105′ – 16mm

TUTTI I LUNEDI’ ALLE ORE 22.30
ALLA SALA CINEMA DEL CPA FI-SUD, VIA VILLAMAGNA 27/A

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Cineforum 16mm D.E.A. (presso associazione D.E.A. Borgo Pinti 42r, Firenze)

CINEFORUM IN 16MM (clicca per ingrandire)

Ladri, ladrundoli, banditi e briganti   con vino, ricotta, pasta e ceci 

21 ottobre – Banditi a Orgosolo – Vittorio De Seta

28 ottobre – Il brigante di tacca del lupo – Pietro Germi

Messico e… nuvole – Luis Bunuel messicano   con tapas, tacos e tequila

4 novemre – I figli della violenza – Luis Bunuel

11 novembre – Estasi di un delitto – Luis Bunuel

18 novembre – Nazarin – Luis Bunuel

25 novembre – Viridiana – Luis Bunuel

2 dicembre – L’angelo sterminatore – Luis Bunuel

La signora in giallo – Agatha Christie   con piatti a tema misteriosi

9 dicembre – Assassinio a bordo – George Pollock

16 dicembre – Assassinio sul palcoscenico – George Pollock

23 dicembre – Assassinio sul treno – George Pollock

30 dicembre – Assassinio sull’Orient-Express – Sidney Lumet (ultimo aggiornamento del 23 luglio 2008)

CINEFORUM IN 16 MM
Borgo Pinti 42/r, Firenze – info: http://www.deapress.com/

 


 

TUTTI I FILM SONO PROIETTATI RIGOROSAMENTE IN PELLICOLA

AD OGNI FILM VIENE ABBINATO UN PIATTO A TEMA ED UNA SCHEDA CRITICA

Sia al CPA che in Borgo Pinti INGRESSO A SOTTOSCRIZIONE DI 2 EURO per
coprire le spese di spedizione e noleggio delle pellicole proiettate

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Programma completo Cineforum 16mm D.E.A.

scansione del programma della rassegna CINEFORUM IN 16MM presso D.E.A. Borgo Pinti 42r, Firenze

Cliccaper ingrandire


Cartoline Napoletane   con pizze, panzerotti e pasta cresciuta

30 settembre – Matrimonio all’italiana – Vittorio De Sica

Ladri, ladrundoli, banditi e briganti   con vino, ricotta, pasta e ceci 

7 ottobre – Ladri di biciclette – Vittorio De Sica

14 ottobre – I soliti ignoti – Mario Monicelli

21 ottobre – Banditi a Orgosolo – Vittorio De Seta

28 ottobre – Brigante di tacca del lupo – Pietro Germi

Messico e… nuvole – Luis Bunuel messicano   con tapas, tacos e tequila

4 novemre – I figli della violenza

11 novembre – Estasi di un delitto

18 novembre – Nazarin

25 novembre – Viridiana

2 dicembre – L’angelo sterminatore

La signora in giallo – Agatha Christie   con piatti a tema misteriosi

9 dicembre – Assassinio a bordo – George Pollock

16 dicembre – Assassinio sul palcoscenico – George Pollock

23 dicembre – Assassinio sul treno – George Pollock

30 dicembre – Assassinio sull’Orient-Express – Sidney Lumet (ultimo aggiornamento del 23 luglio 2008)

(trascritto da THX 1138)

Buona visione…

Your friendly neighborhood THX 1138

 

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errata corrige: ’68 E DINTORNI – film in formato 35mm e 16mm

ERRATA CORRIGE:

ieri sera il film "Easy Rider" di Dennis Hopper è stato proiettato nella versione 35mm, contrariamente a quanto detto negli articoli precedenti

Tutti i film della rassegna ’68 E DINTORNI – che ha avuto inizio ieri al CPA Firenze sud – saranno proiettati in 35mm e 16mm.

scansioni programma ’68 E DINTORNI – clicca per ingrandire

scheda critica 22.9.2008 – clicca per ingrandire


Programmazione Officine Cinematografiche

Sala Cinema CPA FI Sud: 

Lunedì 29 settembre – CHAPPAQUA – USA – 1966 – Conrad Rooks – b/n, col. –
92′- 35mm

Lunedì 6 ottobre – MONTEREY POP – USA -1969 – Don Allan
Pennebaker – doc.- col. – 85′ – 35mm

Lunedì 13 ottobre – LONTANO DAL VIETNAM – FRANCIA – 1967 – A. Resnais, A.
Varda, J.Ivens, J. Luc Godard, C. Lelouch – doc. – b/n, col. -120′- 35mm

Lunedì 20 ottobre – MORGAN MATTO DA LEGARE – GRAN BRETAGNA – 1066 – Karel
Reisz -b/n – 97′ – 16mm

Lunedì 27 ottobre – LA RABBIA – ITALIA 1963 – Riedizione 2008 – Pier Paolo
Pasolini – doc. – b/n – 78′ – 35mm

Lunedì 3 novembre – LOTTE DI STRADA DEL ’68 – ITALIA – 1997 – Silvano
Agosti
– doc. – col. b/n – 30′
16mm. Segue … – DOCUMENTARI SULLA GUERRA IN VIETNAM E SULLE MARCE PACIFISTE –
USA – 1968 – col., b/n – reportage di operatori indipendenti – 16mm

Lunedì 10 novembre – LA CLASSE OPERAIA VA IN PARADISO – ITALIA – 1970/71 –
Elio Petri – col. – 105′ – 16mm

TUTTI I LUNEDI’ ALLE ORE 22.30
ALLA SALA CINEMA DEL CPA FI-SUD, VIA VILLAMAGNA 27/A

 

Cineforum 16mm D.E.A.:

CARTOLINE NAPOLETANE
con pizza, panzerotti e pasta cresciuta

23 settembre – EPISODIO NAPOLI, da "PAISA’" (Roberto Rossellini)
a seguire – "LE MANI SULLA CITTA’" (Francesco Rossi)
30 settembre – "MATRIMONIO ALL’ITALIANA" (Vittorio De Sica)

CINEFORUM IN 16 MM
Borgo Pinti 42/r, Firenze – info: http://www.deapress.com/

 

TUTTI I FILM SONO PROIETTATI RIGOROSAMENTE IN PELLICOLA
AD OGNI FILM VIENE ABBINATO UN PIATTO A TEMA ED UNA SCHEDA CRITICA

INGRESSO A SOTTOSCRIZIONE DI 2 EURO per coprire le spese di spedizione e noleggio delle pellicole proiettate

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Cineforum in 16mm @ D.E.A.+ La Rabbia (Pasolini) flyer scans

Officine Cinematografiche     Centro Socio-Culturale D.E.A.
a cura di Jo La Face e Silvana Grippi
presentano

Cineforum in 16mm

Dietro la notizia – Il giornalista

9 settembre 2008 – “L’asso nella manica” (Ace In The Hole) di Billy Wilder – USA – 1951 – 112′ – b/n – con Kirk Douglas e Jan Sterling

16 settembre 2008 – “Prima Pagina” (The Front Page) di Billy Wilder – USA – 1974 – 105′ – col. – con Jack Lemmon e Walter Mathau

ogni martedì alle 21.00     …con tramezzini e birra

Associazione Socio-Culturale D.E.A. – Borgo Pinti 42/r Firenze – tel. e fax 055 23 42 238

clicca per ingrandire


Ieri sera sono stato al cinema con Zio Jo, Adamo e Miccia a vedere il film “La Rabbia” di Pier Paolo Pasolini, versione 2008 a cura di Giuseppe Bertolucci (per informazioni vedi le immagini qui sotto).

Avevo già visto questo bellissimo film nella sua versione originale, ma devo dire che questa versione è di gran lunga superiore per due motivi: primo perchè è stato rieditato senza l’odioso episodio di Giovannino Guareschi inserito dal produttore contro la volontà di Pasolini e secondo perchè sono state inserite tre nuove sezioni (una all’inizio del film e due alla fine) con scene dai cinegiornali d’epoca e interviste con il regista che non comparivano nella versione originale e che aiutano a comprendere il clima politico e sociale nell’Italia degli anni in cui fu fatto il film.

clicca per ingrandire

http://www.youtube.com/watch?v=5i2eYMpFjtQ

fonte: http://pasolini.net/cinema_rabbia.htm
Il testo che segue, scritto da Pier Paolo Pasolini, è apparso sul n. 38 del 20 settembre 1962 sulla rivista “Vie nuove”, con cui Pasolini collaborava, ed è stato raccolto, insieme ad altri interventi, nel volume Le belle bandiere, a cura di Gian Carlo Ferretti, Editori Riuniti, Roma. Pasolini risponde a un lettore che gli aveva rivolto appunto alcune domande sul film.

«È un film tratto da materiale di repertorio (novantamila metri di pellicola: il materiale cioè di circa sei anni di vita di un settimanale cinematografico, ora estinto). Un’opera gioranalistica, dunque, più che creativa. Un saggio più che un racconto. Per dargliene un’idea più precisa, le accludo il “trattamento” del lavoro: le solite cinque paginette che il produttore chiede per il noleggio. Tenga quindi conto della destinazione di questo scritto: una destinazione che implica da una parte una certa ipocrita prudenza ideologica (il film sarà molto più decisamente marxista, nell’impostazione, di quanto non sembri da questo riassunto), e dall’altra parte una certa goffagine estetica (il film sarà molto più raffinato, nel montaggio e nella scelta delle immagini, di quanto non si deduca da queste affrettate righe).

La Rabbia

Cos’è successo nel mondo, dopo la guerra e il dopoguerra? La normalità.
Già, la normalità. Nello stato di normalità non ci si guarda intorno: tutto, intorno si presenta come “normale”, privo della eccitazione e dell’emozione degli anni di emergenza. L’uomo tende ad addormentarsi nella propria normalità, si dimentica di riflettersi, perde l’abitudine di giudicarsi, non sa più chiedersi chi è.
È allora che va creato, artificialmente, lo stato di emergenza: a crearlo ci pensano i poeti. I poeti, questi eterni indignati, questi campioni della rabbia intellettuale, della furia filosofica.Ci sono stati degli avvenimenti che hanno segnato la fine del dopoguerra: mettiamo, per l’Italia, la morte di De Gasperi.
La rabbia comincia lì, con quei grossi, grigi funerali.
Lo statista antifascista e ricostruttore è “scomparso”: l’Italia si adegua nel lutto della scomparsa, e si prepara, appunto, a ritrovare la normalità dei tempi di pace, di vera, immemore pace.
Qualcuno, il poeta, invece, si rifiuta a questo adattamento.

Egli osserva con distacco – il distacco dello scontento, della rabbia – gli estremi atti del dopoguerra: il ritorno degli ultimi prigionieri, ricordate, in squallidi treni, il ritorno delle ceneri dei morti… E… il ministro Pella, che, tronfiamente, suggella la volontà dell’Italia a partecipare all’Europa Unita.
È così che ricomincia nella pace, il meccanismo dei rapporti internazionali. I gabinetti si susseguono ai gabinetti, gli aereoporti sono un continuo andare e venire di ministri, di ambasciatori, di plenipotenziari, che scendono dalla scaletta dell’aereo, sorridono, dicono parole vuote, stupide, vane, bugiarde.
Il nostro mondo, in pace, rigurgita di un bieco odio, l’anticomunismo. E sul fondo plumbeo e deprimente della guerra fredda e della Germania divisa, si profilano le nuove figure dei protagonisti della storia nuova.
Krusciov, Kennedy, Nehru, Tito, Nasser, De Gaulle, Castro, Ben Bella.
Finché si arriva a Ginevra, all’incontro dei quattro grandi: e la pace, ancora turbata, va verso un definitivo assestamento. E la rabbia del poeta, verso questa normalizzazione che è consacrazione della potenza e conformismo, non può che crescere ancora.

Cos’è che rende scontento il poeta?
Un’infinità di problemi che esistono e nessuno è capace di risolvere: e senza la cui risoluzione la pace, la pace vera, la pace del poeta, è irrealizzabile.
Per esempio: il colonialismo. Questa anacronistica violenza di una nazione su un’altra nazione, col suo strascico di martiri, di morti.
O: la fame, per milioni e milioni di sottoproletari.
O: il razzismo. Il razzismo come cancro morale dell’uomo moderno, e che, appunto come il cancro, ha infinite forme. E’ l’odio che nasce dal conformismo, dal culto della istruzione, dalla prepotenza della maggioranza. E’ l’odio per tutto ciò che e’ diverso, per tutto ciò che non rientra nella norma, e che quindi turba l’ordine borghese. Guai a chi è diverso! questo il grido, la formula, lo slogan del mondo moderno. Quindi odio contro i negri, i gialli, gli uomini di colore: odio contro gli ebrei, odio contro i figli ribelli, odio contro i poeti.
Linciaggi a Little Rock, linciaggi a Londra, linciaggi in Nord Africa; insulti fascisti agli ebrei.

È cosi’ che riscoppia la crisi, l’eterna crisi latente.
I fatti d’Ungheria, Suez.
E l’Algeria che comincia piano piano a riempirsi di morti.
Il mondo sembra, per qualche settimana, quello di qualche anno avanti. Cannoni che sparano, macerie, cadaveri per le strade, file di profughi stracciati, i paesaggi incrostati di neve.Morti sventrati sotto il solleone del deserto.
La crisi si risolve, ancora una volta, nel mondo: i nuovi morti sono pianti e onorati, e ricomincia, sempre più integrale e profonda, l’illusione della pace e della normalità’. Ma, insieme alla vecchia Europa che si riassesta nei suoi solenni cardini, nasce l’Europa moderna: il neocapitalismo; il Mec, gli Stati Uniti d’Europa, gli industriali illuminati e “fraterni”, i problemi delle relazioni umane, del tempo libero, dell’alienazione.
La cultura occupa terreni nuovi: una nuova ventata di energia creatrice nelle lettere, nel cinema, nella pittura. Un enorme servizio ai grandi detentori del capitale.Il poeta servile si annulla, vanificando i problemi e riducendo tutto a forma.
Il mondo potente del capitale ha, come spavalda bandiera, un quadro astratto.

Così, mentre da una parte la cultura ad alto livello si fa più raffinata e per pochi, questi “pochi” divengono, fittiziamente, tanti: diventano “massa”. E’ il trionfo del “digest” e del “rotocalco” e, soprattutto della televisione. Il mondo travisato da questi mezzi di diffusione, di cultura, di propaganda, si fa sempre più irreale: la produzione in serie, anche delle idee, lo rende mostruoso.
Il mondo del rotocalco, del lancio su base mondiale anche dei prodotti umani, è un mondo che uccide.
Povera, dolce Marylin, sorellina ubbidiente, carica della tua bellezza come di una fatalità che rallegra e uccide.
Forse tu hai preso la strada giusta, ce l’hai insegnata. Il tuo bianco, il tuo oro, il tuo sorriso impudico per gentilezza, passivo per timidezza, per rispetto ai grandi che ti volevano così, te, rimasta bambina, sono qualcosa che ci invita a placare la rabbia del pianto, a voltare le spalle a questa realtà dannata, alla fatalità del male.

Perché: finché l’uomo sfrutterà l’uomo, finché l’umanità sarà divisa in padroni e in servi, non ci sarà né normalità né pace. La ragione di tutto il male del nostro tempo è qui.
E ancora oggi, negli anni sessanta le cose non sono mutate: la situazione degli uomini e della loro società è la stessa che ha prodotto le grandi tragedie di ieri.
Vedete questi? Uomini severi, in doppiopetto, eleganti, che salgono e scendono dagli aeroplani, che corrono in potenti automobili, che siedono a scrivanie grandissime come troni, che si riuniscono in emicicli solenni, in sedi splendide e severe: questi uomini dai volti di cani o di santi, di jene o di aquile, questi sono i padroni.
E vedete questi? Uomini umili, vestiti di stracci o di abiti fatti in serie, miseri, che vanno e vengono per strade rigurgitanti e squallide, che passono ore e ore a un lavoro senza speranza, che si riuniscono umilmente in stadi o in osterie, in casupole miserabili o in tragici grattacieli: questi uomini dai volti uguali a quelli dei morti, senza connotati e senza luce se non quella della vita, questi sono i servi.
È da questa divisione che nasce la tragedia e la morte.
La bomba atomica col suo funebre cappuccio che si allarga in cieli apocalittici è il futuro di questa divisione.
Sembra non esservi soluzione da questa impasse, in cui si agita il mondo della pace e del benessere. Forse solo una svolta imprevista, inimmaginabile… una soluzione che nessun profeta può intuire… una di quelle sorprese che ha la vita quando vuole continuare… forse… Forse il sorriso degli astronauti: quello forse, è il sorriso della vera speranza, della vera pace. Interrotte, o chiuse, o sanguinanti le vie della terra, ecco che si apre, timidamente, la via del cosmo.»

Pier Paolo Pasolini


Le Officine Cinematografiche saranno anche all’Ulisse Bar – nel Parco di San Salvi a Firenze, zona piazza Alberti – martedì notte (dopo la proiezione in Borgo Pinti a mezzanotte circa) per un happening con gli amici dei Sistemi Audiofobici Burp (in console WJM, Jimmy J, Mat Pogo + special guest THX 1138, per info: http://www.burpenterprise.com), con musica dalle 22.00 fino a tarda notte.

Prossimamente sarà pubblicato su queste pagine il programma delle proiezioni autunno/inverno 2008 al CPA FI-Sud. Tema della prossima rassegna: Il Sessantotto e Dintorni con seguenti i film:

Chappaqua, Monterey Pop Festival, Easy Rider più alcune pellicole di Pier Paolo Pasolini  girate negli anni della contestazione.

Un saluto dal vostro amichevole vicino THX 1138

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