Omaggio a Sydney Pollack (RIP)
Lunedì 16 gugno 2008 all’Arena Estiva del CPA Firenze Sud in via Villamagna 27/a zona Gavinana le Officine Cinematografiche saranno liete di presentare il film di Sydney Pollack "I TRE GIORNI DEL CONDOR" (1975); proiezione in pellicola 16 millimetri, versione italiana!!! Ingresso 2 € per le spese di spedizione e noleggio della pellicola 16mm. Bar a prezzi popolari: cocktails e special drinks a cura di Sara Bibbitone e Alessio Potiomkin. In caso di pioggia il film sarà proiettato nella sala cinema al secondo piano del Centro Popolare Firenze Sud.
Qualche settimana fa quando Jo mi ha detto che poteva procurare la pizza in 16 mm di "Three days of the Condor" (questo il titolo originale del film) sono entrato subito in fibrillazione… Lo Zio Jo ieri mi ha detto che la spedizione del film è stata confermata e la pizza era in arrivo oggi (con mia grande gioia perchè è un film che difficilmente si vede nei cinema, personalmente l’ho sempre visto in tivvù ed è sempre stato uno dei miei film preferiti).
Cito le parole testuali di Jo "THX, l’ho portato per te "I tre giorni del Condor!!!" ovviamente l’ho ringraziato moltissimo (GRANDE JO!!!) dopo il concerto all’Ulisse di ieri sera di SIGNS OF HOPE (dagli USA) lo zio ha deciso di venire anche domani sera (giovedì 12) a proiettare delle pellicole super8 preparate (graffiate, immerse nella candeggina eccetera) da lui medesimo alla serata dei SISTEMI AUDIOFOBICI BURP organizzata da Burp Enterprise (vedi post precedente su questo blog). Dalle ore 1.00 Xperimental Happening con proiezioni e audiofobie varie!!!
fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/I_tre_giorni_del_Condor
I tre giorni del Condor
Titolo originale: Three Days of the Condor
Paese: USA
Anno: 1975
Durata: 117 min.
Colore: colore
Audio: sonoro
Genere: spionaggio, thriller
Regia: Sydney Pollack
Soggetto: James Grady
Sceneggiatura: Lorenzo Semple Jr
Produttore: Stanley Schneider
Interpreti e personaggi
* Robert Redford: Joseph Turner/Condor
* Faye Dunaway: Kathy Hale
* Cliff Robertson: Higgins
* Max Von Sydow: Joubert
* Addison Powell: Leonard Atwood
* Walter McGinn: Sam Barber
* Michael Kane: S.W. Wicks
Doppiatori originali:
Doppiatori italiani:
* Cesare Barbetti: Robert Redford
* Vittoria Febbi: Faye Dunaway
* Pino Locchi: Cliff Robertson
* Giuseppe Rinaldi: Max Von Sydow
* Giorgio Piazza: John Houseman
Fotografia: Owen Roizman
Montaggio: Don Giudice
Musiche: Dave Grusin
Scenografia: Stephen B. Grimes
Premi: * David di Donatello speciale alla regia (1976): Sydney Pollack
I tre giorni del Condor è un film americano del 1975. È stato prodotto da Stanley Schneider e diretto da Sydney Pollack. La sceneggiatura è di Lorenzo Semple Jr ed è l’adattamento dal romanzo I sei giorni del Condor di James Grady
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Trama [modifica]
Joe Turner (Robert Redford) è un impiegato della CIA[1]
che lavora per una piccola sezione, sotto la copertura di un Istituro
di Ricerche Storiche non meglio definito, a New York. Il suo lavoro
consiste nel leggere libri, giornali e riviste da tutto il mondo, in
cerca di elementi sospetti. Un giorno Turner invia un rapporto al
quartier generale della CIA su un romanzetto passato dal suo ufficio,
del quale sottolinea la strana trama e l’inconsueta serie di lingue in
cui è stato tradotto (in arabo ed olandese, per esempio, ma non in
francese).
Il film ha inizio il giorno in cui Turner attende la risposta al suo
rapporto. Mentre è in una tavola calda per acquistare il pranzo per
tutti i colleghi, un gruppo di uomini armati, guidati da un killer
alsaziano più avanti identificato come Joubert (Max von Sydow), elimina tutti i presenti nell’ufficio.
Turner rientra, capisce di essere in grave pericolo, esce
precipitosamente dall’ufficio (non senza prima aver recuperato una
pistola in dotazione ad una collega) e chiama da una cabina telefonica
pubblica il numero di emergenza della CIA. Trasmette il suo nome in
codice, Condor, e viene messo in contatto con Higgins (Cliff Robertson),
un superiore. Higgins, che al momento non è coinvolto nella
cospirazione, suggerisce a Turner di mantenere la calma perché gli
manderanno l’agente Wicks (Michael Kane) a "prelevarlo".
Wicks porta con sé un vecchio amico di Turner, Sam (Sam Barber),
per metterlo a suo agio. Ma Wicks fa in realtà parte del complotto e
cerca di ucciderlo sparandogli, e lo manca. Turner risponde al fuoco di
Wicks e fortunosamente (non è un tiratore) lo colpisce, ma Wicks, un
istante prima di crollare, spara ed uccide a sangue freddo Sam; Turner
fugge per salvarsi.[2]
Intuendo che non può fidarsi di nessuno all’interno della CIA, Turner
richiama Higgins e comincia a giocare al "gatto col topo".
Turner decide di sciogliere il mistero sul massacro per conto suo.
Avendo bisogno di un luogo sicuro per nascondersi, obbliga una donna
incontrata per caso, Kathy Hale (Faye Dunaway), a portarlo nel suo appartamento, dove la tratterrà prigioniera mentre cerca di capire che cosa sta succedendo.
In breve tempo Hale si convince della sua buona fede e finisce col
credergli; la pistola non serve più, e i due finiscono a letto (la
scena fece scalpore all’epoca per i contenuti sessuali espliciti). Hale
lo aiuterà persino nel sequestro-lampo di Higgins, al fine di ottenere
informazioni.
Nel tentativo, riuscito, di salvare la moglie di Sam, Turner
incontra, faccia a faccia, il killer Joubert, ma riesce ancora a
salvarsi. Joubert tuttavia rileva il numero di targa dell’auto di Hale,
con la quale Turner si è recato a casa del povero Sam, e manda
nell’appartamento ove si rifugia il fuggiasco un killer travestito da
postino: lotta all’ultimo sangue ma Turner ha la meglio ed il falso
postino defunge, colpito da un proiettile della pistola di Turner.
Sfruttando la sua passata esperienza come tecnico dei telefoni,
Turner riesce a comunicare con Higgins senza che la CIA riesca ad
individuare il telefono da dove sta chiamando, ma soprattutto riesce a
rintracciare Joubert e incomincia a capire che una struttura parallela
all’interno della CIA sta conducendo operazioni illegali, naturalmente top secret.
Turner finalmente riesce a scoprire che Joubert, un killer
indipendente, è stato ingaggiato dai cospiratori per eliminare gli
impiegati dell’ufficio di New York ove lui lavorava, perché con il suo
rapporto era incappato in un piano segreto per invadere il Medio Oriente in caso di crisi del petrolio.
Turner, che nel frattempo ha dovuto separarsi da Hale per proseguire da
solo la sua indagine, risale fino alla mente che aveva concepito il
piano e lo raggiunge a casa sua, a Washington, ma poco dopo arriva
anche Joubert. A sorpresa, il killer elimina il suo stesso mandante,
perché ora il contratto è cambiato: Joubert lavora per la CIA
ufficiale. Joubert ora si mostra amichevole verso Turner – per quanto
possibile – e lo avvisa che, per la sua sicurezza, meglio sarebbe
trasferirsi in Europa. Ma Turner non può accettare il consiglio, perché
– risponde – è nato negli Stati Uniti e soffre quando se ne allontana.
Prima di andarsene, Joubert lo mette in guardia ammonendolo che è
ancora un bersaglio.
Turner ritorna quindi a New York e incontra Higgins su una strada
affollata. Quando quest’ultimo lo invita a fare due passi, Turner si
accorge di un’auto che li segue da vicino e ricordandosi del monito di
Joubert non cade nella trappola. Higgins gli ricorda che non potrà
sfuggire per sempre. Turner risponde di aver raccontato "una storia"
alla stampa (in quel momento si trovano davanti agli uffici del New York Times),
ma Higgins, mostratosi sorpreso ed arrabbiato per l’iniziativa inattesa
di Turner, replica «Chi ti dice che la stamperanno?». Turner risponde,
sia pure mostrando stupore e dubbio, «Lo faranno» e si allontana tra la
folla. «Puoi andartene in giro, ma per quanto tempo ancora, se non la
stamperanno?» ribatte Higgins urlandogli dietro.
Commento [modifica]
Il film appartiene al genere dello spionaggio ed è ambientato nella New York dell’epoca (metà degli anni settanta).
Si discosta tuttavia dal puro e semplice genere spionistico, poiché
pone interrogativi di tipo più politico. Al centro della vicenda
narrata resta infatti la possibilità che i servizi segreti, o una parte
di essi, sfuggano ad ogni controllo e agiscano secondo finalità e con
mezzi non corretti o comunque approvati.
Il film ebbe un grande successo, non solo perché magistralmente
confezionato da Sidney Pollack e interpretato da due attori che
all’epoca erano sulla cresta dell’onda, ma anche perché fu realizzato
in un periodo in cui nell’opinione pubblica americana e occidentale in
genere dominava un sentimento di perplessità nei confronti della
politica estera degli USA e delle possibili manipolazioni
dell’informazione da parte del potere politico. Non va dimenticato
infatti che il film uscì nel 1975, in un periodo di grande disillusione
degli americani, che proprio in quell’anno assistevano alla umiliante
uscita di scena degli USA dalla guerra del Vietnam e che solo pochi anni prima avevano vissuto il terremoto politico conseguente allo scandalo Watergate.
I tre giorni del condor è considerato come uno dei migliori film del genere cospirativo e thriller. Ha ottenuto la nomination dall’Academy Award per il montaggio, agli Oscar del 1976.
Note [modifica]
- ^ Central Intelligence Agency, l’Ente ststunitense preposto alle attività di spionaggio e controspionaggio
- ^
Wicks, ricoverato in ospedale per la ferita del proiettile sparato da
Turner, verrà poi ucciso da Joubert nello stesso ospedale per
impedirgli di parlare
Collegamenti esterni [modifica]
- Scheda su I tre giorni del Condor dell’Internet Movie Database
- Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che parlano di cinema
estratti del film su youtube:
http://it.youtube.com/results?search_query=three+days+of+the+condor
colonna sonora (tema del film):
Il vostro amichevole vicino…THX 1138